forse
L'avverbio è abbastanza frequente nelle opere di D., ove compare spesso in rima: Rime dubbie I 14, If VIII 110, XII 16, XXV 32, XXVII 122, XXXIV 124, Pg IV 98, XIII 11, XVIII 5, XXIX 18 (in forse), Pd II 5, IV 59, XII 41 (in forse).
Quanto alla sua posizione nella frase, si trova usato, ovviamente, prima o dopo il verbo, secondo esigenze tanto espressive che ritmiche oppure metriche, per cui si rinvia alla documentazione. In particolare compare all'inizio di periodo in Vn XXIX 4 Forse ancora per più sottile persona si vederebbe in ciò più sottile ragione; If XX 16 Forse per forza già di parlasia / si travolse così alcun del tutto; Pg IX 25 (con un secondo caso in proposizione coordinata), XVIII 5, XXXII 34, XXXIII 124, Pd XIV 130, XXVIII 22, XXX 1; così come si trova all'inizio di periodo ‛ f. che ' in If XXIII 79 Forse ch'avrai da me quel che tu chiedi, e in Pg IV 98 (con enjambement) Forse / che di sedere in pria avrai distretta!, e XXI 121 Forse che tu ti maravigli (per ‛ f. che ' vedi anche oltre, 1.2.). Si considerino pure per la posizione iniziale e per l'espressività tutta particolare di f. (rafforzativo intensivo), le due proposizioni seguenti, la prima interrogativa, la seconda esclamativa: If XII 16 Forse / tu credi che qui sia 'l duca d'Atene... ?; XXVII 122 Forse / tu non pensavi ch'io löico fossi!
1.1. Secondo i suoi valori fondamentali, esprime dubbio, incertezza, o possibilità, probabilità (con particolare riferimento a fattori razionali, affettivi o psicologici), in Vn XII 11 10 ché forse non è bon sanza lui gire; XVIII 4 Madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna, forse di cui voi intendete; XXXVIII 1 Questa è una donna gentile, bella, giovane e savia, e apparita forse per volontade d'Amore; XL 9 2 Deh peregrini che pensosi andate, / forse di cosa che non v'è presente; e ancora XV 8, XXV 3, XXVIII 2, XXIX 4, XL 2; Rime LXXIII 3 ell'ha forse vernata / ove si fa 'l cristallo; CXVI 77 forse vedrai Fiorenza, la mia terra; Rime dubbie I 14 se poi mi piacque nol si crede forse; V 44 forse pietà n'avrà chi mi tormenta; Cv I III 2 ed esso per sé fia forse in parte alcuna un poco duro; XI 10 ne vidi già molte in uno pozzo saltare... forse credendo saltare uno muro; II V 12 di tutti questi ordini si perderono alquanti... forse in numero de la decima parte, e IV XI 8 (ma per f. con determinazioni quantitative, vedi 3.); III I 11 pensai che da molti, di retro da me, forse sarei stato ripreso di levezza d'animo (cfr. Pd I 35); IV Le dolci rime 44 prima dice non vero, / e, dopo 'l falso, parla non intero; / ma più forse non vede, e anche IV III 7, XX 8; If VI 44 L'angoscia che tu hai / forse ti tira fuor de la mia mente; X 27 a la qual forse fui troppo molesto; XIII 122 E poi che forse li fallia la lena, / di sé e d'un cespuglio fece un groppo; XXVI 75 ch'ei sarebbero schivi, / perch'e' fuor greci, forse del tuo detto; XXVIII 56 tu che forse vedra' il sole in breve; XXXIV 124 forse / per fuggir lui lasciò qui loco vòto; e inoltre IX 15, X 63, XII 32, XX 16, XXV 32, XXVI 30, XXVII 22, XXVIII 44, XXIX 15, XXX 101, XXXIII 134; Pg II 62 Voi credete / forse che siamo esperti d'esto loco; VIII 99 una biscia, / forse qual diede ad Eva il cibo amaro; IX 25 e 26 Forse questa fiede / pur qui per uso, e forse d'altro loco / disdegna di portarne suso in piede; XIII 11 io temo forse / che troppo avrà d'indugio nostra eletta (il f. va riferito alla proposizione subordinata); XVI 12 per non dar di cozzo / in cosa che 'l molesti, o forse ancida; XXIV 8 Ella sen va sù forse più tarda / che non farebbe, per altrui cagione; XXVI 17 O tu che vai, non per esser più tardo, / ma forse reverente, a li altri dopo; e anche IX 15, XI 98, XVIII 5, 37 e 107, XXI 55, XXII 33, XXIII 15, XXVI 36 e 133, XXVIII 76 e 141, XXXII 138, XXXIII 124. In Pd I 35 Poca favilla gran fiamma seconda: / forse di retro a me con miglior voci / si pregherà perché Cirra risponda (Mattalia: " forse: orgogliosamente equivoco: probabilmente, può darsi che, ma con implicita idea di riserva "); IV 55 e forse sua sentenza è d'altra guisa / che la voce non suona, ed esser puote / con intenzion da non esser derisa (si notino i due modi diversi di esprimere il dubbio, la probabilità nelle due coordinate: e forse... ed esser puote; e vedi anche al v. 59); XIV 36 una voce modesta, / forse qual fu da l'angelo a Maria; e inoltre II 5, IX 36, XIV 64 e 130, XVI 66, XXXI 103.
Si può vedere un valore attenuativo - secondo quanto afferma il Cinonio (Osservazioni della lingua italiana, Venezia 1739, 115): " E vi si scuopre ancora tal volta non so che segno di modesto parlare " - nel seguente caso di Vn XX 1 volontade lo mosse a pregare me che io li dovesse dire che è Amore, avendo forse per l'udite parole speranza di me oltre che degna; e analogamente attenuativo, ma con opposto valore contestuale, in quest'altro del Convivio (I IV 13): fatto mi sono più vile forse che 'l vero non vuole non solamente a quelli a li quali mia fama era già corsa, ma eziandio a li altri (cfr. sopra, Pd I 35). Ha valore intensivo in Pg XIII 93 ditemi... / s'anima è qui tra voi che sia latina; / e forse lei sarà buon s'i' l'apparo.
1.2. L'uso e il valore di ‛ f. che ', di cui si hanno vari casi, non è diverso da quanto si è già osservato sopra per il semplice f., come si è occasionalmente anche visto; va aggiunto in particolare che esso compare soprattutto in discorso rivolto direttamente a un interlocutore: Rime XCIII 7 forse che per mia lettera mandare / saresti d'ogni colpo risanato; Cv I III 5 sono apparito a li occhi a molti che forseché [Simonelli: forse che] per alcuna fama in altra forma m'aveano imaginato; If XXIII 79 Forse ch'avrai da me quel che tu chiedi (Mattalia: " Forse: forse espressione di falsa modestia, il dannato non intendendo annoverarsi esplicitamente tra i ‛ viri illustres ' "); Pg IV 98 Forse / che di sedere in pria avrai distretta!; XXI 121 Forse che tu ti maravigli, / antico spirto, del rider ch'io fei; / ma più d'ammirazion vo' che ti pigli; XXXIII 46 E forse che la mia narrazion buia, / qual Temi e Sfinge, men ti persuade, / perch'a lor modo lo 'ntelletto attuia; Fiore CLXXV 4.
1.3. Viene a esprimere una probabilità sentita senz'altro come positiva la forma locutiva ‛ non f. sanza ', in Cv II XII 5 come essere suole che l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro, lo quale occulta cagione presenta, non forse sanza divino imperio.
Con la congiunzione finale negativa latina ne, in Pd XXXII 145 Veramente, ne forse tu t'arretri / movendo l'ali tue, credendo oltrarti, dove f. esprime timore.
2. Ha il valore di " per caso " in due occorrenze del Purgatorio: XXVI 89 se forse a nome vuo' saper chi semo, / tempo non è di dire, e non saprei, e XXVII 28 E se tu forse credi ch'io t'inganni, / fatti ver' lei.
3. Con determinazioni o indicazioni quantitative ne stabilisce un'entità approssimativa, col significato di " quasi ", " circa ", " intorno a ", in Cv II XII 7 in picciol tempo, forse di trenta mesi, cominciai tanto a sentire de la sua dolcezza; IV XXIV 5 avviene che oltre la senettute rimane de la nostra vita forse in quantitade di diece anni, o poco più o poco meno; Pg XXXII 34 Forse in tre voli tanto spazio prese / disfrenata saetta, quanto eramo / rimossi, quando Bëatrice scese; Pd II 23, XXVIII 22, XXX 1.
4. Con uso di sostantivo in If XVII 95 Ma esso, ch'altra volta mi sovvenne / ad altro forse, tosto ch'i' montai / con le braccia m'avvinse e mi sostenne, dove vale " situazione o momento d'incertezza o pericolo o difficoltà ". Con analogo uso, tre i casi della locuzione ‛ in f. ', in frasi idiomatiche: If VIII 110 quivi m'abbandona / lo dolce padre, e io rimagno in forse, cioè " in dubbio ", " in incertezza " (il verso seguente è: che sì e no nel capo mi tenciona); Pg XXIX 18 Ed ecco un lustro sùbito trascorse / da tutte parti per la gran foresta, / tal che di balenar mi mise in forse (oggi con complemento oggetto di cosa: ‛ mettere in f. la parola di qualcuno ', oppure, meno comunemente: ‛ mettere in f. che qualcuno dica la verità '); Pd XII 41 lo 'mperador che sempre regna / provide a la milizia, ch'era in forse, in situazione incerta, di pericolo (Mattalia: " in crisi, in grave crisi ").