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fortemente

di Vincenzo Valente - Enciclopedia Dantesca (1970)
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fortemente

Vincenzo Valente

Avverbio di uso del tutto isolato e poi sempre sostituito da ‛ forte ', anche nella Vita Nuova, in cui cade un'unica occorrenza: lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare sì fortemente, che apparia ne li menimi polsi orribilmente (II 4). Mai nella Commedia, tranne che come variante, ma scadente, di duramente, in If XXXII 86.

Stilisticamente, anche se non più ripetuto, appare conforme al gusto proprio della prosa d'arte giovanile di D. fitta e pesante nell'uso di questo tipo di avverbi.

Frequente nel Fiore l'uso di f. alternato con ‛ forte ', sempre anteposto al verbo cui si riferisce, e con vario valore secondo il contesto. Come antecedente di una consecutiva nella forma sì fortemente, sta per " tanto ", " a tal punto ": sì fortemente il cuor mi confortaro / che di gioia perde' quasi la favella (XX 3); e per questo senso v. pure XXXVII 8 e CXXIV 14. In altri esempi vale " severamente "; Vergogna forte mente lo sgridava (XXV 5), con separazione del suffisso; e molto fortemente la minaccia (CCIX 2); del fior guardar fortemente s'attorna (XXVI 11). In Detto 401 ché fortemente pecca / que' che d'orgoglio ha pecca, il senso è " gravemente ".

Vocabolario
melodiżżare
melodizzare melodiżżare v. intr. [der. di melodia] (aus. avere), raro. – Comporre musica di carattere fortemente melodico.
vivaddìo!
vivaddio! vivaddìo! (non com. 'viva Dio!') esclam. – Esclamazione fortemente asseverativa: ma, vivaddio!, non gli darò questa soddisfazione.
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