FANTASTICI SULGHER, Fortunata
Nata a Livorno il 27 febbraio 1755, andò sposa nel 1777 a Giovanni Fantastici e visse quasi sempre a Firenze, dove ebbe un salotto frequentato dall'Alfieri, dal Monti, dalla Staël, e dove morì nel giugno 1824. Ebbe grande fama quale improvvisatrice; ma pubblicò (spesso con lo pseudonimo arcadico di Temira Parasside) solo versi meditati, che non escono dalla mediocrità. Tali sono i Componimenti poetici (la cui più ampia edizione è di Livorno 1794), i Versi (Firenze 1796), il poemetto Ero e Leandro (Parma 1802), La morte di Abele, tragedia (Firenze 1804) e le Favole esopiane (Firenze 1806).
Bibl.: A. Vannucci e M. F. R., in Biografie del De Tipaldo, IV e VIII; G. V. Dentoni, Elogio di F. S. F. con aggiunta di lettere e versi inediti, Parma 1845; L. A. Ferrai, in Giornale stor. letter. it., V, (1885) p. 3; VIII, (1886) p. 259 segg.