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forza lavoro

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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forza lavoro


Nella storia del pensiero economico, f. l. è espressione coniata da K. Marx per indicare le capacità fisiche e mentali utilizzate dai lavoratori all’interno del processo produttivo, distinte dal l. effettivamente prestato. In base alla teoria di Marx, infatti, ciò che l’operaio vende non è direttamente il suo l., ma la sua f. l., che mette temporaneamente a disposizione del capitalista. Il valore della f. l. è determinato dalla quantità di l. necessaria per la sua conservazione o riproduzione, ma il suo utilizzo trova un limite soltanto nelle energie vitali e nella forza fisica del lavoratore. Per rinnovare giornalmente la sua f. l., egli deve produrre un valore giornaliero di un determinato ammontare, che ottiene lavorando per un  dato numero di ore (detto l. necessario). Le ore lavorate oltre quelle necessarie per produrre l’equivalente del suo salario, cioè del valore della sua f. l., corrispondono al pluslavoro. Il rapporto tra pluslavoro e l. necessario è detto saggio del plusvalore, indicato da Marx come misura dello sfruttamento della f. l. da parte del capitale.

Concetto collegato alla f. l. è quello di esercito industriale di riserva (➔ sfruttamento del lavoro), espressione con la quale Marx si riferisce alla massa dei disoccupati (➔ disoccupazione) in una economia capitalistica. È, infatti, la stessa opera dei lavoratori a rendere in parte superfluo il loro l., attraverso la produzione di pluslavoro e plusvalore, che consente ai capitalisti di avere le risorse per modificare i processi produttivi in modo tale da poter ridurre il l. domandato (➔ lavoro, domanda di).

Nel linguaggio economico corrente e nelle statistiche del lavoro, f. l. – detta anche ‘forza di lavoro’ – indica la parte della popolazione comprendente la somma delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione (➔) e coincide quindi con la popolazione attiva. La percentuale degli appartenenti alla f. l. sul totale della popolazione in età attiva è detta tasso di attività (➔ attività, tasso di) o tasso di partecipazione.

Nel 2011 le f. di l. in Italia ammontavano a 24,949 milioni di individui. Di essi 22,961 milioni risultavano occupati e meno di 2 milioni erano in cerca di occupazione. Tra gli occupati, il settore più rappresentato era quello dei servizi (15,557 milioni di individui), seguito dal settore industriale in senso stretto (4,655), dalle costruzioni (1,908) e dall’agricoltura (842.000 unità). I lavoratori dipendenti (➔ dipendente, lavoratore) erano 17,214 milioni e gli autonomi (➔ indipendente, lavoratore) 5,880 milioni. Lavoravano a tempo pieno (➔ full time) 19,507 milioni di individui, mentre 3,586 milioni erano occupati a tempo parziale (➔ part time). Le persone in cerca di occupazione, nel 2011, erano per la maggior parte residenti nel Mezzogiorno (948.000 lavoratori). Coloro che non partecipano alle f. di l. (➔ non forze di lavoro) sono detti individui inattivi e possono essere in età lavorativa (15-64) o no. Nel 2011 gli inattivi in età lavorativa ammontavano a 15,017 milioni di individui. I giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavoravano e non frequentavano alcun corso di istruzione o formazione, i cosiddetti NEET (➔) erano circa 2,1 milioni (il 22,1 % della popolazione nella corrispondente fascia di età).

Vedi anche
plusvalore Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero gli imprenditori-capitalisti. 1. La teoria del plusvalore La teoria del plusvalore, detta ... lavoro In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale. diritto Il lavoro dell’uomo è preso in considerazione dall’ordinamento ... Karl Marx Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra hegeliana e con gli ambienti del radicalismo tedesco. Laureatosi nel 1841 con la dissertazione ... occupazione diritto 1. Diritto civile Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta res nullius) con l’intenzione di farla propria. In alcuni casi si possono acquistare ...
Tag
  • ECONOMIA CAPITALISTICA
  • AGRICOLTURA
  • PLUSVALORE
  • PLUSLAVORO
  • ITALIA
Altri risultati per forza lavoro
  • fòrza lavóro
    Enciclopedia on line
    fòrza lavóro Parte della popolazione che comprende le persone occupate e quelle in cerca di occupazione. Nelle statistiche internazionali, la f.l. coincide con la popolazione attiva. La percentuale degli appartenenti alla f.l. sul totale della popolazione è detta tasso di attività.
Vocabolario
fòrza
forza fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
lavóro
lavoro lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
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