FOSCARI
La famiglia Fòscari è certamente una delle più antiche di Venezia. Risale agli albori del Mille, con i suoi ricchi possessi nella zona, che fu culla della prima storia veneziana fra Mestre e Cittanova.
La tragica celebrità, che bagliori di leggenda hanno esaltata oltre i limiti del vero, raccoltasi intorno al nome del venerando e infelice doge Francesco (v.), fece impallidire la notorietà dei predecessori e dei successori. Ma se la potenza politica della famiglia è creata da Francesco e con la sua disgrazia si alfievolisce, la potenza economica lo precede di almeno un secolo. I F., con i Navagero, parteciparono all'espansione orientale, dividendo con quelli per un periodo di quasi settant'anni, dal 1207 al 1276, la signoria dell'isola di Lemno. Ma nel secolo successivo, Niccolò, accostandosi alla vita del continente, ricevette da Cangrande l'insegna di cavaliere (1328) e da Giovanni re di Boemia (1331) il titolo comitale e il feudo di Noventa, di Zellarino e S. Bruson, mentre poco tempo dopo Francesco, zio del doge, con vincoli di sangue aspirava a restaurare la fortuna famigliare nelle terre di Levante, dove si assicurava l'eredità del castello di Dragomisto dal signore di Arta, presto però strappato ai F. da Carlo I Tocco. Perduto ogni retaggio orientale, la famiglia F. (1658) sarà gelosa di rivendicare il titolo feudale del continente, che dal titolare era stato eretto in fedecommesso. Ma non si deve credere che dopo la tragedia quattrocentesca i membri della famiglia scomparissero dalla scena pubblica, anche se, al paragone dello splendido passato, la loro attività pare ritrarsi nell'esercizio più modesto degli uffici.
Saggi amministratori, stimati diplomatici, saldi marinari si succedettero: e basterebbe l'eroica morte di Alvise II nelle acque di Scio, il 17 luglio 1657, a rivendicare quel lustro, che i Foscari hanno sempre saputo mantenere.
Bibl.: V. Lazzarini, I Foscari conti e signori feudali, Padova 1895; G. Giorno e V. Lazzarini, Matrimoni di N. H. e N. D. Foscari, 1795-1808, Venezia 1898. Inoltre: F. Oriundi, Eroica morte di Alvise II Foscari nelle acque di Scio il 17 luglio 1657, Venezia 1911.