fosco (fusco)
Significa " nero " ed è adoperato sempre in rima. In senso proprio ricorre in tre luoghi dell'Inferno: in XXIII 78, attribuito ad aura, serve a qualificare la cupa atmosfera infernale; del pari f. è l'aura in cui si ‛ levano ' i moncherin di Mosca Lamberti (XXVIII 104; osserva il Tommaseo che " Virgilio nella pittura del mutilato Deifobo, aggiunge, quasi fondo al quadro: per umbras ": cfr. Aen. VI 490). Ancora " scura " o addirittura " nera " (come vogliono, per es., l'Anonimo e il Boccaccio), di color fosco, è la vegetazione nella selva dei suicidi (XIII 4).
La forma latineggiante ‛ fusco ' si trova in rima, con senso figurato, in Pd XVII 124 Coscïenza fusca / o de la propria o de l'altrui vergogna / pur sentirà la tua parola brusca, e vale " offuscata vel laesa " (Benvenuto), " nera e maculata " (Vellutello).