fosfatemia
La concentrazione di fosfati nel sangue; varia in rapporto all’alimentazione, all’età, alle condizioni metaboliche. Diversa è la f. del sangue intero, quella del siero, del plasma e quella dei globuli rossi (molto elevata): i valori di riferimento sono solitamente quelli del plasma. La concentrazione di fosfati nel siero è di norma inversamente proporzionale alla calcemia per l’azione inversa che esercita su calcio e fosforo il paratormone (PTH), specialmente a livello del riassorbimento renale, nel tubulo prossimale: la ritenzione di fosfati e l’ipocalcemia sono importante indice di insufficienza renale. Il 15% dei fosfati nel siero è legato alle proteine (e non può essere filtrato dal rene). La f. diminuisce per difetti enzimatici, iperparatiroidismo (➔ paratormone), osteomalacia e rachitismo; aumenta nell’insufficienza renale, nell’acromegalia, in eccesso di vitamina D.