fosfatidilserina
Fosfolipide presente in grandi quantità nelle membrane cellulari, insieme alla fosfatidilcolina, alla fosfatidiletanolammina e alla sfingomielina. La fosfatidilserina è conosciuta anche come fosfogliceride ed è composta da uno scheletro di glicerolo esterificato, da due catene di acidi grassi e da un gruppo fosforico, che è a sua volta esterificato al gruppo alcolico di una serina. Anche la fosfatidilcolina e la fosfatidiletanolammina sono fosfogliceridi, mentre la sfingomielina presenta una molecola di sfingosina, non contiene glicerolo, ed è in sostanza il derivato fosforilcolinico di un ceramide. I fosfolipidi sono caratterizzati da gruppi polari differenti per dimensione, forma e carica elettrica che influenzano direttamente la funzionalità di alcune proteine di membrana. Essi presentano una distribuzione diversa sui due lati della membrana e così rendono ragione dell’asimmetria del doppio strato lipidico conferendo ai due lati delle membrana, esterno e interno, notevoli diversità anche sotto il profilo della distribuzione della carica elettrica. Questa asimmetria della membrana è accentuata dalla presenza dei glicolipidi, costituenti ca. il 5% della frazione lipidica del monostrato esterno. La fosfatidilserina è coinvolta anche nel processo di apoptosi. Il riconoscimento e la rimozione di cellule apoptotiche sembrano essere correlati all’espressione di nuove molecole sulla superficie delle cellule apoptotiche, responsabili del riconoscimento da parte dei fagociti. Una di queste molecole è, appunto, la fosfatidilserina, localizzata normalmente sulla superficie della membrana plasmatica rivolta verso l’interno. Durante l’apoptosi, la molecola si gira verso la superficie esterna e funziona come segnale di riconoscimento per la fagocitosi. Non si conosce esattamente il meccanismo di riconoscimento della fosfatidilserina da parte dei fagociti. (*)
→ Apoptosi: morte cellulare programmata