fotoforesi
fotoforèsi [Comp. di foto- e del gr. phóresis "trasporto"] [CHF] [OTT] Fenomeno, scoperto (1936) e poi studiato da F. Ehrenhaft, consistente in un movimento di particelle microscopiche (dimensioni lineari dell'ordine del mm e anche meno) sospese nel vuoto o in un gas, per l'azione radiometrica esercitata dalla luce o in genere da radiazioni elettromagnetiche. Nel caso particolare di particelle sferiche la forza radiometrica agisce nella direzione di propagazione della luce; a seconda della natura delle particelle e del mezzo in cui esse sono immerse può accadere che esse si muovano nello stesso verso in cui si propaga la radiazione (f. positiva) oppure in verso opposto (f. negativa). Se sulle particelle non agiscono altre forze apprezzabili, il moto delle particelle è elicoidale, con asse coincidente con la direzione di propagazione della luce (f. pura); se invece è sensibile l'effetto della forza peso o di forze derivanti da campi elettrici o magnetici, si hanno situazioni complesse. Se poi la forma della particella è irregolare, l'azione radiometrica esercitata dalla luce dà luogo oltre che a una forza anche a un momento torcente; quest'ultimo, in partic., imprime alla particella stessa un moto rotatorio che espone progressivamente parti diverse della particella all'azione della luce; ne risulta un moto casuale della particella la cui velocità dipende peraltro dall'intensità della luce incidente.