fragile
Solo in Cv III VIII 14 per lo modo che soverchia lo sole lo fragile viso, non pur lo sano e forte. Poiché queste parole commentano i vv. 59-60 della canzone che apre il trattato (Elle [le cose del v. 55] soverchian lo nostro intelletto / come raggio di sole un frale viso), se ne può dedurre che f., sebbene del tutto isolato, vuol essere forma dell'uso prosastico, mentre ‛ frale ' (v.) è quella normale della poesia.
Il senso è " inferma ", " debole ", detto per la vista che non sostiene la luce del sole, in contrapposizione a vista ‛ sana ' e ‛ forte '.