framing effect
Effetto, sulle scelte degli individui, del modo in cui le alternative sono presentate loro, o incorniciate (detto anche 'di incorniciamento', traduzione del termine inglese framing). L'espressione f. e., introdotta in psicologia per studiare problemi di distorsione cognitiva, è stata applicata alla teoria delle decisioni economiche in condizioni di incertezza dagli psicologi D. Kahneman (➔) e A. Tversky (Choices, values, and frames, «American Psychologist» 1984, 39, 4).
Attraverso ingegnosi esperimenti, condotti con la partecipazione di volontari, Kahneman e Tversky hanno mostrato che il processo decisionale individuale non soddisfa, in generale, le ipotesi di razionalità degli agenti economici. In particolare, secondo il f. e., un agente cambia decisione di fronte allo stesso problema di scelta, se esso viene presentato in modi differenti. Questi risultati sperimentali hanno aperto la strada al filone di ricerca che va sotto il nome di economia comportamentale (➔), comprendente modelli alternativi a quello della razionalità degli agenti. Mentre gli esperimenti in economia tendono a sottolineare la generalità di una situazione e il ruolo degli incentivi monetari, l’approccio psicologico, alla base del f. e., evidenzia la parte svolta dalle motivazioni individuali intrinseche e dai processi mentali in una particolare situazione decisionale.
Kahneman e Tversky hanno proposto il seguente problema di scelta: comprare in un certo negozio uno stereo per 125 dollari e un calcolatore per 15 dollari, oppure andare in un negozio più lontano, dove il calcolatore è offerto con uno sconto di 5 dollari; in un’altra formulazione, lo sconto di 5 dollari è applicato sullo stereo. Il problema è equivalente, perché il risparmio totale è uguale. Eppure, i risultati di laboratorio hanno mostrato che la quota di individui che scelgono di andare nel secondo negozio è significativamente più alta nel primo caso, in cui lo sconto è applicato sul bene di minore prezzo, e quindi appare più conveniente in termini relativi. Questo semplice risultato viola l’ipotesi di transitività (➔ transitivo) delle preferenze di un agente razionale.
I due studiosi presentano numerosi altri esempi di f. e. nel caso in cui gli individui devono effettuare scelte in condizioni di incertezza. Uno di questi è il seguente. Esistono due cure alternative per una malattia mortale che ha colpito 600 persone: la prima salva la vita di 200 persone; la seconda salva tutti con una probabilità del 33%, oppure nessuno con la restante probabilità del 66%. Un modo alternativo di porre, o incorniciare, il problema consiste nel dire che, nella prima opzione, 400 persone muoiono e, nella seconda, esiste una probabilità del 33% che nessuno muoia e del 66% che tutti muoiano. Eppure, le due formulazioni dello stesso problema hanno prodotto risultati opposti: la grande maggioranza dei partecipanti posti di fronte alla prima ha scelto la prima opzione, e viceversa. In base a questi risultati, Kahneman e Tversky hanno proposto la cosiddetta prospect theory (➔), secondo cui gli individui valutano in modo differente la possibilità di guadagni o perdite, ossia tendono a evitare il rischio di fronte a un evento positivo e, al contrario, a cercarlo di fronte a uno negativo.