ACCOLTI, Francesco
Fratello di Benedetto lo storico (v.), nacque ad Arezzo circa il 1416, e morì forse a Siena nel 1484 o poco dopo. Studiò lettere sotto il Filelfo e legge a Siena nel 1443. Dal 1448 al 1461, salvo l'anno 1455-56 in cui fu lettore a Siena, tenne cattedra di diritto a Ferrara. Dal 1461 al 1466 fu segretario del duca di Milano, Francesco Sforza, e, morto il duca, di nuovo lettore di diritto civile e canonico a Siena dal 1467 al 1479. Nel 1479 passò allo studio di Pisa, dove insegnava ancora al principio del 1484. Fu amico di Lorenzo de' Medici, e nel 1478, fervendo la guerra tra Firenze e Sisto IV alleato col re di Napoli, poco mancò che per quella amicizia non perdesse la vita. I consulti legali (Consilia seu responsa, Pisa 1481), i commenti alle leggi (Commentaria super lib. II Decretalium, Bologna 1481) e le lezioni tenute negli Studî, procurarono a Francesco Accolti fama soprattutto di giurista insigne, ancorché negletto nel suo stile latino. Ma egli occupa un posto non del tutto spregevole anche nella storia dell'umanesimo e della lirica volgare, per alcune traduzioni, come quelle della Guerra dei Goti di Leonardo Bruni (Venezia 1528) e per buon numero di rime. Gli furono attribuite dagli antichi biografi opere, quali la traduzione della Calunnia di Luciano e delle epistole di Falaride, che la critica recente ha assegnato a Francesco Griffolini, suo conterraneo e contemporaneo.
Bibl.: L. Landucci, Un celebre scrittore aretino del sec. XV (Francesco Accolti) in Atti della R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Arezzo, VII (1887), ii, p. 25 segg.; G. Mancini, Francesco Griffolini, cognominato Francesco Aretino, Firenze 1890, p. 6 segg., 49 segg.; F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico, Pisa 1891, p. 270 segg.; id., Sonetti inediti di M. F. Accolti pubblicati da I. Sanesi, per nozze Cassin-D'Ancona, Pisa 1893; M. Battistini, Francesco Accolti d'Arezzo e un suo credito coi Senesi per l'insegnamento suo nello Studio, nel Bollettino senese di storia patria, XXIII (1917).