Acri, Francesco
Filosofo italiano (Catanzaro 1834 - Bologna 1913). Fu prof. prima nell’univ. di Palermo e dal 1871 (succedendo a Fiorentino nella cattedra di storia della filosofia) in quella di Bologna. Di orientamento mistico e platonizzante, combatté tanto l’idealismo quanto il positivismo. La sua opera più significativa come sforzo speculativo è l’Abbozzo d’una teorica delle idee (1870). Ma la sua fama è legata soprattutto alla traduzione italiana (3 voll., 1913-1915), diventata classica, dei Dialoghi di Platone. I suoi scritti originali sono stati raccolti in quattro volumi: Videmus in aenigmate (comprendente l’Abbozzo, 1907); Amore, dolore, fede (1908); Dialettica turbata (1910); Dialettica serena (post., 1917).