AGOSTINI, Francesco
Nacque a Fabriano nell'ultimo decennio del sec. XV, da nobile famiglia. Scrisse un trattato sulla pittura - oggi perduto (ce ne dà notizia il Gilio) - in cui discuteva di "tutte le qualità le virtù et i vitii de l'arte, e de gli Artefici". Claudio Tolomei, in una lettera a Francesco da Fabriano (cioè all'A.), sollecita l'invio di un modello del teatro di Curione. L'A. costruì e restaurò, a sue spese, due fontane di Fabriano: una nella piazza del Mercato (1519), l'altra presso S. Antonio (1559), com'era attestato da epigrafi ora non più esistenti. Gli furono attribuiti, senza fondamento, i disegni per alcuni piatti di maiolica recanti lo stemma della sua famiglia. Delle sue pitture, un s. Girolamo (da A. Dürer), già nella collezione Fornari di Fabriano, era firmato e datato "Franciscus Agustini a Fabriano oriundus - Romae 1565". E pertanto l'A. è da identificarsi con il Francesco Agostini fabrianese citato come perito a Roma in un contratto del 1566 (riportato dal Bertolotti), relativo all'esecuzione della statua di Paolo IV (opera di Iacopo da Cassignola), sul monumento allo stesso papa, in S. Maria sopra Minerva.
Bibl.: C. Tolomei, Lettere, Napoli 1829, II, pp. 223-224; G. A. Gilio, Due Dialoghi.., degli errori de' Pittori, Camerino 1564,p. 122 v; C. Ramelli, Di F. A. pittore fabrianese., Fabriano 1854; A. Bertolotti, Artisti subalpini in Roma..., Mantova 1884, II, p. 100 n. I; Galleria dei quadri del Comm. Carlo Fornari in Fabriano. Pittori fabrianesi, Fabriano 1907, n. 12; R. Sassi, Documenti di pittori fabrianesi, sec. XVI, in Rass. marchigiana, III (1924-25), pp. 90-92; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 126.