AIOLLI, Francesco (Aiolla, Aiolle, de Layolle)
Organista e compositore, nato a Firenze sullo scorcio del sec. XV. Sulla sua nascita si hanno date discordanti: 4 marzo 1491 (Gandolfi), 1480 (Liuzzi), 1460 (Einstein). Alcune vicende della sua vita e, soprattutto, la cronologia delle sue opere, edite o inedite, farebbero ritenere valida ora l'una ora l'altra data, e, in certa misura, anche l'ipotesi dell'Einstein, per cui dovrebbero considerarsi due musicisti con lo stesso nome, probabilmente nonno e nipote.
È difficile infatti, scrive l'Einstein, supporre che il F.A. autore della ballata a tre voci Questo mostrarsi(ti) lieto a tutte l'hore del codice Basevi 2440 (raccolta importantissima di ballate e canzoni a più voci, quasi tutte anonime, della fine del sec. XV o primi del successivo, Firenze, Biblioteca del conservatorio), musicista del circolo di Lorenzo de' Medici, e quindi nato non più tardi del 1460 , sia lo stesso A. compositore dei due libri di Canzoni stampati a Lione da Jacques Moderne nel 1540 e più oltre, e adduce ragioni stilistiche per avvalorare la sua opinione. Tuttavia la ballata (piuttosto una frottola, trascritta in notazione moderna dal Gandolfi insieme con altre) del codice Basevi potrebbe essere tra le primissime, se non la prima, composizioni di un solo A., nato nel 1480, tanto più che il Gandolfi preferisce ascrivere la data del codice ai primi del i 500, ed egli stesso pone in dubbio quella del 4 marzo 1491. L'anno 1480 (Liuzzi) sembra dunque potersi credere il più verosimile per la nascita dell'A., se si considera inoltre che l'età apparente sia dal ritratto che Andrea del Sarto fece, circa il 1511, di lacopo Sansovino e di "Francesco d'Agnolo di Pietro Abile"nel gruppo dei Re Magi in uno degli affreschi nel chiostro della SS. Annunziata di Firenze, sia dal ritratto "Il Musicista" dipinto da Iacopo Pontorno nello stesso periodo di tempo, e ritenuto dell'A. (Firenze, Galleria degli Uffizi), è appunto quella di un giovane trentenne.Nel 1507 l'A. fu maestro di cappella al servizio del cardinale Alessandro Farnese a Firenze, dove, circa il 1515, insegnò canto a Benvenuto Cellini. Qualche anno dopo, sembra sia Stato maestro anche di Francesco Corteccia (Vogel). Amico di Luigi Alamanni che fu probabile padrino di suo figlio Alamanno, e gl'indirizzò un sonetto consolatore Aiolle mio gentil cortese amico, dopo aver ricordato i suoi talenti musicali nell'Egloga Prima (Opere Toscane, Lugduni 1532, pp. 109, 190), anche l'A. doveva aver perduto il favore dei Medici, se, nel 1528, trasferitosi in Francia, lo si trova come organista nella chiesa di Notre-Dame-du-Confort a Lione, posto che occupò con grande stima fino alla morte, avvenuta nel 1540, secondo il Liuzzi, o qualche anno più tardi.
In tal modo verrebbe a cadere la supposizione dell'Eitner - desunta dal frontespizio dellè Venticinque Canzoni a cinque voci (Lione 1540) e delle Cinquanta Canzoni a quatro voci (ibid., s.d.) dell'A., edite dal Moderne - che l'A. fosse organista a Firenze nel 1540, poiché proprio in quell'anno egli aveva revisionato e corretto per il Moderne anche la seconda edizione del Liber Decern Missarum a Praeclaris Musicis contextus... (prima ediz., Lugduni 1532), e fatto stampare le sue Venticinque Canzoni. L'appellativo di "Horganista Fiorentino", che appare dal frontespizio delle opere sopra citate, può attestare tanto il luogo di nascita, quanto la sua specifica attività alla chiesa di NotreDame-du-Confort, che era luogo di riunione precipuo della "nazione fiorentina", numerosa ed importante a Lione. Nel 1548, l'incarico di "organista in Nostra Donna" era già passato al fiorentino maestro Pietro Mannucci, e perciò la morte dell'A. potrebbe datarsi quasi certamente prima di quest'anno. L'ultima canzone, Alma felice & lieta - "Per la morte de M. F. de Lalolle", delle Cinquanta.., a quatro voci, purtroppo edite senza data dal Moderne (che per altro stampò forse fino al 1556), ha indotto l'Einstein a ritenerla composta dal più giovane A. in memoria del più anziano.
Uomo di solida dottrina, l'A. fu amico dei più notevoli letterati del tempo, fra cui Antonio Brucioli, che lo pose come interlocutore, nel quarto libro dei Dialogi della morale philosophia (Venezia 1538 e 1544), al dialogo quarto della "natura delle stelle" insieme con L. Alamanni, Francesco Dini, Zanobi Buondelmonti e Gerolamo Beniveni. La sua musica, sebbene spesso ispirata alla tecnica fiamminga, recò una tipica impronta italiana allo stile del madrigale, come a talune composizioni sacre (l'Ambros ricorda particolarmente il mottetto Libera me Domine, e notifica che le messe Beati omnes e Alma nos scis venivano ancora nominate da Ludovico Zacconi nella sua Prattica di musica, Venezia 1596).
Una buona parte delle composizioni dell'A., o alcune a lui attribuite, apparvero prima del 1540 nelle raccolte di musica sacra e profana del tempo, e nella maggioranza presso lo stampatore J. Moderne. In modo speciale si ricordano i due mottetti Salve Virgo singularis, quatuor vocum ad aequales e Media vita in morte sumus, quatuor vocum ad aequales, nella raccolta Contrapunctus seu figurata musica super planu cantu missarum solemnium totius anni... Lugduni... in edibus Stephani guaynard [sic] prope divam Virginem Mariam de Confort... Bernard Quamerus typographus, del 1528, resi in notazione moderna da O. Kade (insieme con due strofe soltanto della frottola del codice Basevi 2440, e senza testo) nel V vol. della Geschichte der Musik di A. W. Ambros. Nell'indice di quest'unico esemplare del Contrapunctus, custodito dapprima nella Biblioteca Wallerstein a Mahingen, ora alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, l'A. è nominato due volte - Franciscus de Layolle e Laiole -, ma sarebbero da ascrivergli anche altri pezzi (Schlecht-Kade). Ancora altri mottetti nel Liber primus et secundus cum quatuor vocibus -Mottetti del Fiore, Lugduni, J. Modernum, 1532, e Liber tertius, ibid., 1539; Stephanus autem plenus gratiae, Libera me de morte eterna [sic], e Beata Dei genitrix Virgo Maria, insieme con le messe Adieu mes amours, O saluta ris Hostia e Ces facheux sotz, nel Liber Decem Missarum a Praeclaris Musicis contextus, Lugduni, apud J. Modernum, 1532 e 1540. La messa Adieu mes amours fu stanipata anche nel Liber quindecim Missarum a praestantissimis musicis compositarum, Norimbergae, apud J. Petreium, 1538; in Tertius Liber Mottetorum ad quinque et sex voces, Lugduni, apud J. Modernum, 1538, e Quartus..., ibid. 1539; in Selectissimarum mutetarum partim quinque partim quatuor vocum tomus primus, impr. J. Petreius, Norimbergae 1540; nel Trium vocum Cantiones centum compositae. Tomus Primus, Norimbergae, apud J. Petreium, 1541; in Selectissimarum cantionum de praecipuis Sanctorum Dei Domestico rum festis, quinque vocibus, J. Montani, Norimbergae 1550, e in Cantiones triginta selectissimae. Quinque. sex. septem. octo. duodecim et plurium vocum, Ulrico Neuberi, Norimbergae 1568. Oltre le sue Venticinque e Cinquanta Canzoni italiane, l'A. scrisse canzoni francesi raccolte nei cinque libri de Le Paragon des chansons, editi a Lione da J. Moderne, 1538-1543. Un Quart liv re contenant XX VIII Chansons nouvelles ci quatre parties, fu stampato da P. Attaignant a Cosme nel 1540; in Tricinia... Latina, Germanica, Brabantica & Gallica, Wittembergae, G. Rhau, 1542, e nei Bicinia Gallica, Latina, Germanica Tomus primus, Wittembergae, G. Rhaw, 1545 e Tomus secundus... Additae sunt quaedam, ut vocant, Fugae, Vitebergae, Rhau, 1545. Un salmo Memor esto verbi tui, in Tomus tertius Psalmorum selectorwn quatuor & quinque, & quidam plurium vocum, Norimbergae, apud J. Petreium, 1542 e in Tomus tertius Psalmorum selectorum, quatuor et plurium vocum, Norimbergae, J. Montani, 1553. Alcuni madrigali figurano ne Il primo libro de i madrigali di Maistre Jhan, Nuovam. posto in luce, Venetiis, A. Gardane, 1541; ne Il primo libro de i Madrigali d'A rchadelt a qucuro, con nuova gionta impressi, Venetiis, A. Gardane, 1541, e nel Secondo libro del medesimo, Venezia 1539. Altre composizioni nel Libro de Musica de Vihuela, intitulado Silva de Sirenas... Musis dicatum. Libro ilamado Silva de Sirenas..., Francisco Fernandez de Cordova impresor, Valladolid 1547, di Anriquez de Valderrabano (contenente mottetti, villancicos, romanze, fantasie, ecc..., Modena, Bibl. Estense; Madrid, Bibl. Nacional; Londra, British Museum. L'esemplare conservato a Vienna, Nationalbibliothek, ha un titolo diverso). Nel codice n. 215 dell'Archivio capitolare della cattedrale di Pistoia, nel quale figurano composizioni polifoniche e vocali del sec. XVI, proprie della Settimana santa, a quattro e cinque voci senza accompagnamento, sotto il nome "dell'Aiolle Musico" compaiono Benedictus Dominus, a 5, Christus factus est, a 4, e la terza Lęctio pro Feria sexta, a 4,musiche che con ogni probabilità potrebbero essere attribuite all'A.
Bibl.: M. Poccianti, Catalogus Scriptorum Florentinorum, Florentiae 1589, p. 70; A. Schmid, Ottaviano dei Petrucci da Fossombrone der erste Erfinder des Musiknotendruckes, Wien 1845, pp. 185, 187, 191, 199, 251-253, 255; R. Schlecht, Ein Sammelwerk von 1528, in Monatshefte für Musikgeschichte, II (1870), pp. 107-109, 118-119; R. Eitner, Bibliographie der Musiksammelwerke des XVI und XVII Jahrhunderts, Berlin 1877, pp. 48, 60, 666-667; E. Vogei, Marco da Gagliano, in Vierteljahrsschrift fur Musikwissenschaft, V (1889), 3, p. 398; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1890, p. 20, e III, ibid. 1893, pp. 21-22; A. W. Ambros, Geschichte der Musik, III, Leipzig 1891, pp. 276-278, 488, 617, e V, ibid. 1889, pp. XXXI, XLIII, 201-207, 533 n. 617; E. Vogel, Bibliothek der gedruckten weltlichen Vocalmusik Italiens. Aus den Jahren 1500-1700, I, Berlin 1892, pp. 362-368; R. Gandolfi, Intorno al codice membranaceo di ballate e di canzoncine di autori diversi nella Biblioteca del R. Ist. Mus. di Firenze n. 2440, in Riv. Mus. Itai., XVIII (1911), pp. 539 ss. F. Liuzzi, I musicisti in Francia, I, Roma 1946, pp. 111, 279, tav. VII; A. Einstein, The Italian Madrigal, I, Princeton N. J. 1949, pp. 279 ss.; F. J. Fétis Biographie universelle des Musiciens, V, Paris 1878, pp. 234-235; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, VI, 1, p.87-88; G. Grove's Dict. of Music and Musicians, V, London 1954, pp. 95-96;Associazione dei Musicologi Italiani, Catalogo delle opere musicali... s. IV, Città di Pistoia - Archivio Capitolare della Cattedrale, Parma 1936/37, p. 95I, p. 96 II.