ALBERTINI d'Acone, Francesco
Scrittore d'arte fiorentino, detto anche "l'Abate". L'A. fu uno dei più illustri antiquarî del sec. XV; visse lungamente a Roma, e vi morì nel 1520. Nel suo Memoriale di molte statue e picture di Florentia (Firenze 1510) dedicato a Baccio da Montelupo, egli stesso ricorda la sua attività artistica: un piano per la facciata di S. Maria del Fiore, e una porta, di suo disegno, nel Palazzo Vaticano. Inoltre nello Opusculum de mirabilibus novae et veteris urbis Romae (Roma 1510) dedicato a Giulio II, l'A. scrive di essere stato scolaro di Domenico Ghirlandaio. La sua maggiore importanza sta nell'avere, fra i primi, ricercato, raccolto e illustrato i monumenti antichi, e nell'avere precorso col Memoriale e l'Opusculum tutti i diligenti ciceroni d'Italia. Nonostante i molti difetti, queste antichissime guide di Firenze e di Roma hanno grande interesse, e lo stesso Vasari si vale, come di fonte, del Memoriale, che tratta, con molta ampiezza, di materia puramente artistica. Alla prima edizione del Memoriale, in esemplare unico riccardiano, ne sono seguite soltanto due e in data recente: una del 1863 e una del 1909 a cura di P. Horne. L'Opusculum invece fu ristampato varie volte nel '500; la parte che tratta della sola nova Urbs fu ripubblicata, con introduzione e commenti, da A. Ichmarsow (Heilbronn 1896). Di argomenti simili trattò l'A. anche in un altro suo scritto: Septem mirabilia orbis et urbis Romae et Florentiae civitatis (Roma 1510).
Bibl.: D. Moreni, Delle tre sontuose cappelle Medicee, Firenze 1813; P. Zani, Enciclopedia metodica, critico-ragionata delle belle arti, II, parte 1ª, Parma 1819; I. Schlosser, Die Kunstliteratur, Vienna 1924.