ALFIERI, Francesco
Editore e correttore a Firenze nella tipografia di Filippo Giunta, che il 10 marzo 1504 (stile fiorentino 1503) dava Le cose volgari del Petrarca, riprendendo il formato, il titolo e il carattere corsivo italico dalla ben nota edizione, innovatrice nel formato, del 1501 di Aldo Manuzio, curata dal Bembo: stampa rinnovata il 17 ag. 1510, e poi nell'aprile 1515 questa volta col titolo Canzoniere et Triomphi.L'A. premise alle tre edizioni brevi prefazioni, segnalando nella prima di aver liberato il testo "dalle occulte sue et apparenti piaghe" (ma, in realtà, l'edizione è alquanto scorretta). Alla terza edizione aggiungeva il Trionfo della Fama.Firmava "Fr. Alph. Flor.", cioè "Franciscus Alpherius Florentinus". Nell'ufficio di editore e correttore, per il quale i Giunta avevano grandi esigenze, ebbe allora compagni per la produzione greca e latina Benedetto Ricciardini, detto Benedetto Filologo, e Mariano Tucci. Morì nel 1516; onde la quarta (e ultima) Giuntina del Petrarca (1522) fu curata dal valente Bernardo Giunta, figlio di Filippo. Con l'A. finiva un ramo della sua famiglia, detta anche "Alfieri degli Strinati", che ha cappella nella chiesa di S. Maria Novella a Firenze.
Bibl.:A. M. Bandini, De Florentina Iuntarum typographia eiusque censoribus,Lucae 1791,1, p. 49; II, pp. 10, 36,84, 175, ove sono riferite, in parte, le prefazioni dell'A.; G. Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime...,I, Milano 1848, p. 261; II, ibid. 1852, p. 338; A. A. Renouard, Annali delle edizioni aldine con notizie sulla famiglia dei Giunta,Bologna 1953 (riproduz. anastatica del testo francese), pp. 48, 52,68, e XXXIII-XLII. Per la descrizione delle edizioni, v. M. Fowler, Catalogue of the Petrarch collection Fiske,Oxford 1916, pp. 86, 88, 90, 92.