ALMERICI, Francesco (al secolo Annibale; il cognome si trova spesso ispanizzato in Almeriche o Almerique)
Nacque a Pesaro dal conte Giovan Francesco nel 1556 (secondo il Repetti, nel 1557). Nel 1574 fu inviato a Roma a studiare al Collegio romano e dopo un anno e mezzo di studi entrò, nel settembre 1575, nel noviziato della Compagnia di Gesù di S. Andrea al Quirinale per diventare missionario. Inviato nella Nuova Spagna (Messico), vi giunse il 7 ag. 1579 e vi compì i suoi studi teologici. Alla fine del 1583 partiva insieme con altri quattro gesuiti per la missione delle Filippine, iniziata solo tre anni prima.
Giunto a Manila, studiò i linguaggi degli indigeni e fu, insieme con il p. Pédro Chinino (autore di una Relaciòn de las Islas Filipinas i de lo que en ellas an trabaiado los Padres de la Compailia de Iesus, Roma 1604, che è la fonte principale di quanto sappiamo dell'attività missionaria dell'A. nelle Filippine), tra i primi gesuiti in grado di trattare con gli "indios" e di predicare e confessare nel loro idioma. Apprese anche il cinese, al fine di assistere i "sangleyes" (i Cinesi che per i loro traffici avevano rapporti con le Filippine).
L'A., inviato ad assistere le popolazioni di Taitay e fatto superiore ad Antipolo, si diede con infaticabile zelo alla conversione e civilizzazione delle tribù selvagge che popolavano le parti più aspre e inaccessibili di quelle montagne e delle isole adiacenti. Le sue rare doti e capacità lo circondarono di tale prestigio e riputazione che, secondo il racconto del Chinino, tribù e popolazioni intere scendevano dai loro selvaggi rifugi e si affidavano a lui come ad un padre; gli stessi "catolones"(stregoni), i più restii alla conversione, finirono per cedere. Ne risultarono due fiorenti "doctrinas" o riduzioni, a cui ben presto seguirono altre. Tali comunità furono uno dei più interessanti esperimenti sociali e missionari dei gesuiti intorno agli inizi del secolo XVII. In una relazione inedita dell'A. - che fa ora parte del codice Urb. Lat.879, II parte, ff. 449r-453v della Biblioteca Vaticana - dal titolo Delle cose delle Isole Filippine, e in data 21 giugno 1590, si tratta appunto della necessità di abbandonare metodi antiquati di apostolato e di adottare metodi nuovi "per quello che la ragione et molto più l'esperienza insegna". Ed è da notare che la prima istruzione che il generale dei gesuiti Acquaviva emanò per disciplinare il nuovo metodo delle "doctninas do indos" ossia delle riduzioni, istruzione estesa più tardi anche al Paraguay e ad altre zone sud-americane, è del 1604 ed era destinata alle Filippine, per cui non è da escludere una diretta influenza su questa decisione delle opinioni dell'Almerici.
Edwin Wolf crede che sia opera dell'A., in collaborazione con altri missionari di differenti ordini, il primo libro a stampa, un catechismo intitolato Doctrina Christiana,in lingua castigliana e tagala, apparso nelle Filippine nel 1593. Per gli stessi motivi è possibile attribuire all'A. il primo libro, sempre un catechismo, compilato in cinese e stampato a Manila nel 1601.
Morì a Manila il 2 dic. 1601.
Fonti e Bibl.: Arch. Rom. Soc. Iesu, Rom.171, f. 36; Vitae,77, f. 213; Phil.2 C Mex.4, passim; P. Chirino, Relacicón de las Islas Filipinas..., Roma 1604, pp. 12-14, 27-29, 50, 91, 177 s.; G. A. Patrignani, Menologio di pie memorie di alcuni Religiosi della Compagnia di Gesù, IV, Venezia 1730, pp. 33-38 (2 dic.); F. Colin, Labor Evangélica, Ministerios Apostòlicos de los Obreros de la Compañia de Yesús, Fundaciòn y Progresos de su Provincia en las Islas Filipinas, a cura di P. Pastells, II, Barcelona 1902, p. 325 e passim; O. Stornalolo, Codices Urbinati Latini (501-1000), II, Romae 1912, p. 614; M. Saderra Mato, Misiones Yesulticas de Filipinas, Manila 1924, pp. 7 ss.; R. Streit, Bibliozheca Missionum, IV, Aachen 1928, p. 343; W. C. Repetti, History of the Society of Jesus in the Philippine islands, parte I, The Mission, 1581-1595, e parte II, The Vice-Province, 1595-1605, Manila 1938, passim; Doctrina Christiana, The Iirst book printed in the Philippines, Manila 1593 (riproduzione fac-simile), a cura di E. Wolf, Washington 1947, p. 27 e passim; E. Lamalle, Bibliographia de Historia Societatis Iesu,in Archivum Hist. Soc. Iesu, XVII (1948), p. 250; F. I. Alegre, Historia de la Provincia de la Compatiia de Jesùs de Nueva Espaiia, a cura di E. J. Burrus e F. Zubillaga, I, Roma 1956, pp. 300 s., 579; II, ibid. 1959, pp. 107, 207, 242; Monumenta Mexicana, Monumenta Historica Societatis Iesu, 84, a cura di F. Zubillaga, II, Romae 1959, p. 53, 150, 224 s. e passim.