AMADI, Francesco
Nato a Venezia da nobile famiglia agli inizi del sec. XVI, conseguì la laurea in giurisprudenza a Padova, nel 1545. Letterato molto stimato ai suoi tempi, unì ad una memoria prodigiosa una vastissima cultura. Alla sua morte, avvenuta nel 1566a Venezia, lasciò una copiosa libreria, fornita di volumi rari e preziosi, e una raccolta di pitture e sculture dei maggiori artisti italiani. Si deve a lui il restauro della casa degli Amadi in Venezia, sopra il Canale della Croce.
L'A. pubblicò nel 1538a Venezia una raccolta di poesie, intitolata Rime del Brocardo e d'altri autori,dedicandola al procuratore G. Legge. Due suoi sonetti, di nessun valore artistico, si leggono all'inizio delle Rime di Q. Gherardo Veneziano,Roma 1538. Scrisse inoltre un libro di versi latini e un libro di versi toscani dei quali non si ha più traccia. Nella Biblioteca Marciana si conserva un codice (il CIX della classe XI degli Italiani),con alcune opere manoscritte dell'Amadi. La prima, intitolata Divinator: Francisci Amadi,è forse da identificare col Dialogo dell'astrologo,di cui non si sa più nulla.
Seguono nell'ordine: Dialogo della lingua italiana (edito per la prima volta in occasione delle nozze Comello-Papadopoli, Venezia 1821), Della eloquentia italiana, Delli poemi italiani.
Con questi suoi scritti l'A. entra nel vivo delle controversie intorno alla lingua italiana, sostenendo che bisogna parlare di lingua italiana e non toscana,perché si parla in tutta Italia. Frequenti sono i richiami al De vulgari eloquentia,di cui son ricalcate le tesi sull'origine del linguaggio. In particolare nel Dialogo della lingua italiana l'A. difende l'italiano come lingua autonoma, in polemica con i latinisti, affermando però che è necessario trovare il giusto mezzo fra l'imitazione eccessiva del latino e l'eccessiva libertà. L'A. ha pure scritto una cronaca di Cipro (cfr. Croniques d'Amadi et de Strambaldi,publiées par M. René de Mas Latrie, Paris 1891), con la piatta registrazione cronologica dei principali avvenimenti svoltisi nell'isola fra l'XI e il XV secolo.
Fonti e Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, p. 563; J. Morelli, Biblioteca manoscritta di T. G. Farsetti, Venezia 1780, p. 9; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni veneziane..., VI, Venezia 1853, p. 379; C. Trabalza, Storia della grammatica italiana, Milano 1908, p. 494; G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, LXXVII, p. 52; Id., Inventario dei manoscritti ital. delle Bibl. di Francia,I, p. 82.