BOI, Francesco Antonio
Nato nel 1767 ad Olzai (Nuoro) da genitori di umilissima condizione (il padre era agricoltore), dimostrò presto quelle doti di ingegno e memoria, che indussero i familiari ad inviarlo presso i padri della Minore Osservanza di Fonni per iniziare la carriera ecclesiatica. Completò a Cagliari gli studi di grammatica, belle lettere e filosofia, ma, attratto dagli studi di medicina, abbandonò ben presto la vita dei religiosi per frequentare l'università cagliaritana. Nominato dottore in medicina il 22 ott. 1795 e subito apprezzato come ottimo medico, gli fu affidato l'incarico di supplente presso le cattedre vacanti della facoltà con il compito di "argomentare i laureandi". Soltanto un anno dopo la laurea, invece che due come di norma, e senza aver fatto la prescritta pubblica lezione venne nominato, con regio decreto del 13 sett. 1796, dottore aggregato del collegio docente, iniziando una rapidissima carriera universitaria che lo vide divenire nello stesso anno professore straordinario supplente presso le cattedre vacanti della facoltà, e il 16 marzo 1799 docente titolare della cattedra di anatomia.
Il B. tenne regolarmente i propri corsi di lezioni per tre anni, poi, per la mancanza di studenti iscritti alla facoltà, chiese di poter sospendere temporaneamente l'insegnamento, per recarsi presso altre università onde approfondire e completare i propri studi di anatomia. La sua richiesta venne accolta, e nel 1801, dopo essere stato per breve tempo a Pisa ed a Pavia, si recò a Firenze, ove era allora l'unica università toscana dotata di una sala incisoria: il B., presentatosi con il nome materno di Pirisi per non farsi riconoscere dagli studiosi fiorentini della materia, cominciò a frequentare assiduamente l'istituto di anatomia, diretto da Paolo Mascagni. Ben presto, tuttavia, la sua valentia tecnica e la conoscenza della materia lo costrinsero a svelarsi come docente, ed egli iniziò una fervida collaborazione con il Mascagni, al quale fu poi legato da profonda amicizia. Risale a quegli anni la collaborazione dello studioso cagliaritano con la scuola artigiana di Clemente Susini: il B. comprese l'importanza didattica dei pannelli in cera riproducenti le preparazioni anatomiche che questi allestiva, e volle che anche la scuola isolana ne fosse provvista. Nel 1805 ritornò a Cagliari, ove riprese l'insegnamento, proseguendolo sino al 1844 quando, su sua richiesta, venne nominato professore emerito della facoltà e collocato a riposo.
Le lezioni che egli dettò agli studenti, depositate per obbligo di legge presso la biblioteca della università di Cagliari, sono andate in gran parte perdute, ed il B. non lasciò alcuna opera a stampa: tuttavia la sua profonda conoscenza della scienza medica venne ampiamente riconosciuta dai contemporanei, tanto che nel 1818 fu nominato protomedico generale della Sardegna e nel 1824 venne insignito del cavalierato e di titolo nobiliare.
Morì a Cagliari il 15 maggio 1850.
Bibl.: A. Guzzoni degli Ancarani, Alcune notizie sull'Univ. di Cagliari. App. dell'Ann. della R. Univ. di Cagliari per l'anno 1897-1898, Cagliari 1898, p. 185; P. Meloni-Satta, Olzai, reminiscenze e divagazioni, Cagliari 1911, p. 108; L. Castaldi, F. B. primo cattedratico di anatomia umana a Cagliari e le cere anatomiche fiorentine di C. Susini, I, Firenze 1947.