MAZZIOTTI, Francesco Antonio
Patriota, nato a Stella nel Cilento il 19 ottobre 1811, morto a Napoli il 29 gennaio 1878. Il padre, Pietro, morì nelle prigioni di Salerno, dove era stato rinchiuso per imputazione politica (1829). Nel 1838, per sospetto di cospirazione, fu costretto a prendere domicilio in Napoli, dove non tardò ad accogliere in casa sua i giovani più ardenti, che preparavano la rivoluzione nelle provincie. Egli stesso partecipò attivamente alle dimostrazioni liberali del dicembre 1847 e del gennaio 1848 e quando scoppiò la rivoluzione nel Cilento, si adoperò a estenderla nel circondario di Montecorvino. Dopo che Ferdinando II ebbe concesso la costituzione, il M. fu eletto deputato al parlamento per la provincia di Salerno. Nei giorni successivi alla sollevazione del 15 maggio corse pericolo di essere arrestato, ma si rifugiò a bordo d'una nave francese. Riapertosi il parlamento, prese parte attiva ai lavori della camera, sedendo a sinistra. La sera del 4 febbraio 1849 fu proditoriamente aggredito e ferito, a quanto pare, da un poliziotto. Dopo che la camera fu sciolta, correndo pericolo di arresto, emigrò e venne condannato a morte in contumacia. Recatosi a Genova, vi fu raggiunto dalla moglie, che il governo borbonico perseguitava per sospetto di cospirazione, e che in quella città morì di colera (1855). Il M. fece parte del comitato di soccorso per la spedizione dei Mille, e, dopo che Francesco II ebbe concesso l'amnistia, tornò in patria, adoperandosi per l'annessione del Mezzogiorno al regno di Vittorio Emanuele II. Nelle elezioni del 1861 (VIII legislatura) andò alla camera come rappresentante di Torchiara e di Montecorvino, ma optò per il primo dei due collegi. Fu rappresentante di Torchiara anche nella X legislatura (1867-70), ma dopo non fu rieletto.
Bibl.: M. Mazziotti, Ricordi di famiglia, Roma 1916.