VALLOTTI, Francesco Antonio
Musicista, nato a Vercelli l'11 giugno 1697, morto a Padova il 16 gennaio 1780. Monaco francescano (conventuale), fu organista e maestro di cappella di chiesa. Compì i suoi studî musicali abbastanza tardi, essendo, già venticinquenne, allievo di F.A. Calegari a Padova. Nel 1730 (o 1728?) è assunto dalla cappella di S. Antonio nella stessa città, prima quale terzo organista (durante 8 anni), poi quale maestro, succedendo così al Calegari. Fondò presso quella cappella una scuola di canto.
Nell'arte dell'organo sembra (dal giudizio di G. Tartini) essere stato virtuoso di grandissimo valore; nella composizione egli coltivò sopra tutto il genere chiesastico, cui appartengono le tre pubblicazioni ch'eg i diede per le stampe: Responsoria in Parasceve, Responsoria in Sabbato Sancto, Responsoria in Coena Domini (tutte musiche a 4 voci) e i manoscritti conservati a Padova (messe, mottetti, salmi, De profundis, ecc.). Per le esequie di G. Tartini egli compose un Requiem. Ch. Burney parla però, per averle vedute presso lo stesso V., d'un gran numero di musiche, le quali potrebbero anche essere state altre da quelle aneora oggi conservate.
Il nome del V. è però legato soprattutto a opere di carattere teorico, di cui è giunta a compimento soltanto una parte, pubblicatasi a Padova nel 1779: Della scienza teorica e pratica della moderna musica, libro I; questo lavoro doveva, una volta compiuto, comprendere quattro volumi: I, sulle basi scientifiche e matematiche della musica; II, sugli elementi pratici: scale, temperamento, cadenze, modi, ecc.; III, sul contrappunto; IV, sull'accompagnamento sul basso continuo. Il nucleo centrale del suo sistema, riguardo alla pratica, è la teoria dei rivolti dell'accordo, teoria ch'egli riprende dal Calegari e da J.-Ph. Rameau.
L'esposizione data dal V. alle proporzioni matematiche degli intervalli consonanti e dai dissonanti ha una chiarezza che non sempre si potrebbe trovare negli altri trattati su tali argomenti, non esclusi quelli di G. Tartini. L. A. Sabbatini ha dato un compendio di queste dottrine nella sua opera La vera idea delle musicali numeriche segnature. Oltre che compositore, organista, maestro di cappella e teorico, il V. fu anche didatta insigne, ed ebbe tra i suoi scolari il Sabbatini dianzi citato, l'abate Vogler e altri buoni musicisti..
Bibl.: Ch. Burney, Present state of Music., ecc., p. 131; id., General Hist. of the Music, ecc., IV, p. 576; L. A. Sabbatini, Notizie sopra la vita e le opere del rev. p. F. A. V., Padova 1780; F. Fanzago, Tartini, V. e Gozzi, 1792.