ARDISSONE, Francesco
Nacque a Diano Marina (Imperia) l'8 sett. 1837; professore di scienze naturali nelle scuole medie di Acireale (1862) e di Fano (1863-70), dal 1907 fu prof. di botanica nella Scuola superiore di agricoltura di Milano, dove fu anche direttore dell'Orto botanico di Brera e dal dicembre 1897 al gennaio 1899 direttore della detta Scuola superiore. Nel 1862 trovandosi ad Acireale incominciò lo studio delle alghe marine, campo nel quale occupò in seguito il primo posto fra gli studiosi italiani. Il suo primo lavoro, Enumerazione delle alghe di Sicilia (1864), reca un importante contributo alla conoscenza dell'algologia siciliana; passato a Fano, si diede allo studio delle crittogame delle prov. di Ancona, Pesaro e Urbino; qui elaborò il Prospetto delle Ceramiee italiche e iniziò la pubblicazione delle Floridee italiche descritte ed illustrate, lavoro che si protrasse per dieci anni e fu infine raccolto in 2 volumi.
Nel 1883 e 1887 diede alle stampe un'opera fondamentale (Phycologia Mediterranea), nella quale dà la descrizione esauriente delle alghe marine di tutti i gruppi, escluse le Diatomee, fino allora note per il Mediterraneo.
In questo lavoro, ancora oggi di grande utilità, l'A. non si limita alla sistematica e alla speciografia, ma dà interessanti cenni sull'ecologia (profondità, composizione chimica delle acque, influenza della luce, ecc.) e sulla distribuzione geografica.
Verso il 1878, insieme con altri crittogamisti, riorganizzò la Società crittogamologica italiana, fondata nel 1858 da G. De Notaris, la quale fra l'altro aveva curato la distribuzione di preziose collezioni delle crittogame italiane, alla cui compilazione aveva preso attiva parte anche l'Ardissone. Oltre ai trattati testé citati l'A. pubblicò numerose note sulle alghe della Sicilia, di varie parti del Mediterraneo e della Terra del Fuoco e diverse aggiunte alla sua Phycologia Mediterranea. Nell'ultimo periodo della sua vita l'A. si occupò anche di piante fanerogame. Di lui vanno ricordate le numerose e accurate note di volgarizzazione e di sintesi, le varie prolusioni al suo corso di crittogamologia, molte recensioni, un trattato di geografia botanica (La vegetazione terrestre ... ) e uno di morfologia vegetale.
L'A. morì a Milano il 4 apr. 1910.
L'A. ricevette molti riconoscimenti da parte di società scientifiche italiane ed estere, ma la maggiore soddisfazione l'ebbe dai molti algologi che nelle sue opere trovarono la base e lo stimolo allo studio delle piante marine; i suoi lavori lo collocano nella schiera degli insigni studiosi che nel secolo scorso assicurarono all'Italia l'incontestato primato nella botanica crittogamica; due generi di alghe portano il suo nome: Ardissonia (Dìatomee) e Ardissonea (Rodoficee).
Opere: Enumerazione delle alghe di Sicilia, in Commentario d. Soc. crittogam. ital., I, Genova 1864, pp. 391-436; Enumerazione delle alghe della Marca di Ancona, Fano 1866; Prospetto delle Ceramiee italiche, Pesaro 1867; Nota intorno all'uso delle Diatomee nella determinazione della penetrazione degli obiettivi, in Nuovo Giorn. bot. ital., IV, Firenze 1872, pp. 131-134; Enumerazione delle alghe di Liguria (in collaborazione con I. Strafforello), Milano 1878; Le Floridee italiche descritto ed illustrate, Milano-Firenze 1868-78 (2 voll.); Phycologia Mediterranea, parte I, Varese 1882, parte II, ibid. 1883; La vegetazione terrestre considerata nei suoi rapporti col clima, Milano 1885; Le alghe della Terra del Fuoco, in Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, XXI (1888), pp. 208-215; Elementi di morfologia vegetale, in Nuova Encicl. agraria,Torino 1898, p. 126; e circa 50 note pubblicate in vari periodici italiani dal 1864 al 1907.
Bibl.: V. Cesati, Saggio di una bibliografia algologica italiana, in Mem. d. Soc. ital. dei XL, IV, Napoli 1882, pp. 6-9 (vi sono recensiti diversi lavori dell'A.); P. A. Saccardo, La Botanica in Italia, I, Venezia 1895, p. 17; Settantesimo genetliaco del Prof. F. A., Milano 1908, p. 61; G. B. De Toni, F. A., in La Nuova Notarisia, XXI, Modena 1910, pp. 114-23; C. Gorini, F. A., in Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s.2-, LI (1918), pp. 455-464.