BAIARDI, Francesco
Nato a Isnello (Palermo) il 23 apr. 1867, studiò dal 1879 al 1884 nel conservatorio di musica di Palermo, allievo di Edoardo Caracciolo per il pianoforte, di Pietro Platania per la composizione. Passò poi al liceo musicale di Santa Cecilia in Roma, dove seguì il corso di perfezionamento di pianoforte tenuto da Giovanni Sgambati e continuò gli studi di composizione con Cesare De Sanctis e Stanislao Falchi. Nel 1884 suonò a Pietroburgo, riscuotendo gli elogi e l'incoraggiamento di Anton Rubinstein. Nel 1885 vinse un premio istituito dalla casa musicale di Franz Boisselot, consistente in un pianoforte di grande modello, da assegnare all'alunno del liceo di Santa Cecilia che avesse superato gli altri nella esecuzione di musiche trascendentali di Liszt: il B., che frequentava allora la seconda classe del corso di perfezionamento dello Sgambati, si cimentò con allievi delle classi superiori, ma, nonostante ciò, il premio gli fu assegnato all'unanimità dalla commissione giudicatrice presieduta da Filippo Marchetti. In tale occasione, Franz Liszt scrisse al giovane pianista una lettera di congratulazioni pubblicata da E. Gasperoni. Nel 1893 il B. si diplomò in composizione e nello stesso anno vinse il premio pianistico Liszt. Nel 1894 suonò con vivo successo alla Steinway Hall di Londra ed ebbe un lusinghiero articolo nel Times; a Londra restò tre mesi. Dopo di allora alternò l'attività concertistica in Italia e all'estero con quella didattica. Fu per molti anni professore al liceo musicale di Santa Cecilia in Roma, nel quale dal 1901 tenne la classe media di pianoforte, mentre Sgambati attendeva alla classe di perfezionamento, e dal 1910, essendo stato adottato il sistema dell'insegnamento parallelo, condusse molti allievi dall'inizio alla fine degli studi. Coltivò anche la composizione, scrivendo soprattutto pagine pianistiche (Concerto, Sonata, Toccata, Ballata, Preludi, Fantasia-improvviso, Scherzi, Fogli d'album, Novelletta, Gavotta, Chant d'amour, Melodia, Piccolo capriccio,ecc.). Fu accademico di Santa Cecilia, della cui istituzione di concerti fu spesso ospite.
Morì a Roma il 17 sett. 1934.
Come concertista, il B. unì ad una solida tecnica una serietà artistica ed un gusto raffinato che lo guidavano sia nella scelta dei programmi, sia nelle esecuzioni. Come insegnante, ebbe una posizione di rilievo nella vita musicale romana: fra i musicisti usciti dalla sua scuola figurano i pianisti Francesco Ticciati, Carlo Zecchi, Libero Barni, Armando Renzi e l'organista Fernando Germani.
Bibl.: E. Gasperoni, I giovani pianisti in Italia, F. B.,in Gazzetta Musicale di Milano,LI (1896), n.44, pp. 729-732; Annuari della Reale Accademia di Santa Cecilia e del Liceo Musicale di Santa Cecilia in Roma,Roma 1895-1934, passim; A. De Angelis, Diz. dei musicisti,pp. 43 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti,Suppl., p. 53; Diz. Ricordi della musica e dei musicisti,Milano 1959, p. 92.