BALDOVINI, Francesco
Nato a Firenze nel 1634, ivi inorto nel 1716. Segretario per circa dodici anni del cardinale Iacopo Filippo Nini a Roma, dove fu in stretta relazione con Salvator Rosa, si fece nel 1674 ecclesiastico: e fu prima pievano (1676) di S. Leonardo d'Artimino, poi di S. Maria d'Orbatello in Cafaggiolo, infine priore di S. Felicita in Firenze. Tiene un posto notevole nella storia della poesia rusticale per il suo Lamento di Cecco da Varlungo, idillio erotico stampato nel 1694 sotto il nome di Fiesolano Branducci. Sono quaranta stanze, nelle quali Cecco si duole che Sandra lo trascuri e dileggi, lasciandosi corteggiare da Nencio, e cerca muovere il cuore di lei a compassione, narrandole i proprî affanni e minacciando di darsi la morte, cosa che non fa, per non guastare i fatti suoi". Il B. fu dei Concordi di Ravenna, dell'Accademia Fiorentina e degli Apatisti.
Bibl.: D. M. Manni, Vita di F. B., nell'ed. del Lamento, Firenze 1817 (curata da O. Marrini, che l'arricchì di copiose note, e vi aggiunse la traduzione latina di Camillo Alvisi); Il Mugnaio di Sezzate, prologo di F. B., pubbl. da S. Macario, Firenze 1899.