BARACCA, Francesco
Decorato di medaglia d'oro, è l'eroe che personifica il valore della nostra aviazione nella grande guerra. Nato a Lugo nel 1888, cadde sul Montello il 19 giugno 1918. Entrato alla scuola militare di Modena nel 1907 e uscitone sottotenente di cavalleria nel 1909, fu ardito cavaliere, distinguendosi tra i migliori. Attratto dalla passione per il volo, nel 1912 venne iscritto alla scuola d'aviazione francese a Reims, dove conseguì il brevetto di pilota. Scoppiata la guerra con l'Austria, tutta la sua vita di soldato fu un succedersi di ardimenti e di vittorie.
È del 6 aprile 1916 la sua prima vittoria e la prima medaglia d'argento al valore: questa vittoria fu seguita da altre trentatré; alla prima medaglia al valore se ne aggiunsero due d'argento e una d'oro, la promozione a maggiore per merito straordinario di guerra e la croce dell'ordine militare di Savoia. Il bollettino del 21 giugno 1918 del Comando Supremo italiano annunciava all'Italia: "Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunta la sua trentaquattresima vittoria aerea, il giorno 19 corrente non ha fatto ritorno da un eroico volo di guerra". Una pallottola di fucile austriaco aveva forato il serbatoio della benzina e provocata la caduta in fiamme dell'apparecchio.
La motivazione della medaglia d'oro dice: "Primo pilota di caccia in Italia, campione indiscusso di abilità e di coraggio, sublime affermazione delle virtù italiane di slancio e di audacia, temprato in sessantatré combattimenti, ha già abbattuto 30 velivoli nemici, undici dei quali durante le più recenti operazioni. Negli ultimi scontri tornò due volte col proprio apparecchio gravemente colpito e danneggiato da proiettili di mitragliatrice". (Cielo dell'Isonzo, della Carnia, del Friuli, del Veneto, degli Altipiani, 25 novembre 1916; 11 febbraio, 22-25-26 ottobre, 6-7-15-22 novembre, 7 dicembre 1917).
Bibl.: M. Mascardi, Vita di F. B., Genova 1925.