Poeta burlesco e satirico (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535). Fu a Roma e altrove al servizio di varî prelati. La sua fama è affidata soprattutto alle rime giocose (sonetti, sonettesse, capitoli) nelle quali, continuando la tradizione della poesia burlesca tre-quattrocentesca, superò i predecessori per ricchezza e genialità di trovate e più castigato senso d'arte. Benché talvolta si avverta in lui una coscienza morale sinceramente offesa, il B. è fondamentalmente uno scettico pronto al sorriso, un indolente beffardo che talora si compiace di oscenità. L'opera alla quale per molto tempo fu affidata la fama del B. è il rifacimento in lingua toscana (documento interessante dell'egemonia letteraria toscana che alla fine del secolo volgerà al tramonto) dell'Orlando innamorato del Boiardo (1a ed. 1541): le molte manipolazioni trasformarono l'opera, poeticamente notevole, in un poema scherzoso e superficiale, che tuttavia fino al sec. 19º fu preferito all'originale.