• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BIANCHINI, Francesco

di Fausto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1930)
  • Condividi

BIANCHINI, Francesco

Fausto Nicolini

Nato a Verona il 13 dicembre 1662 da Gaspare e Cornelia Vailetti, educato a Bologna, poi a Padova, nelle quali città studiò teologia, anatomia, botanica (raccogliendo un notevole erbario), matematiche, fisica e astronomia, si trasferì nel 1689 (dopo una breve dimora nel 1684) definitivamente a Roma, ove si erudì anche nelle lingue ebraica, greca e francese, e particolarmente nell'archeologia e nella storia. Pur non risolvendosi mai a prendere altro che gli ordini minori (1699), ebbe un canonicato da Alessandro VIII (1691) e un altro dal nipote di quel papa, cardinal Pietro Ottoboni (1699), del quale fu anche bibliotecario. Clemente XI lo nominò suo cameriere d'onore (1701); istoriografo del legato a latere inviato a Napoli in occasione della venuta di Filippo V di Spagna (1702); presidente delle "antichità", cioè d'un museo destinato a raccogliere sopra tutto iscrizioni relative alla storia della chiesa (1703); segretario della congregazione per la riforma del calendario (1705); canonico liberiano (1710). Nel 1712, recatosi a Parigi a portare la berretta cardinalizia ad Armando de Rohan-Soubise, ebbe grandi onori da quell'Accademia delle scienze, alla quale era stato aggregato fin dal 1705 e nei cui Atti inserì parecchie memorie. In quell'occasione compì anche un viaggio d'istruzione in Lorena, Olanda, Belgio, Inghilterra, ove conobbe il Newton. Tornato a Roma (1713), consacrò otto anni, durante i quali fece altresì escursioni in Toscana, Romagna e Lombardia, alla determinazione d'una linea meridiana dall'uno all'altro mare, a imitazione di quella tirata per mezzo alla Francia dal Cassini; costruì in Roma stessa parecchie meridiane, tra cui quella che è tuttora in S. Maria degli Angeli (gnomone clementino); e, al dire di Eustachio Manfredi, avrebbe anche scoperto le irregolarità annue, dalle quali, otto anni più tardi, il Bradley dedusse l'aberrazione annua delle stelle. Innocenzo XIII lo nominò referendario dell'una e l'altra segnatura e prelato domestico (1723); Benedetto XIII, istoriografo del sinodo romano del 1725 e prefetto dell'Archivio liberiano. Al nome del B. come presidente delle antichità si legano i lavori di scavo eseguiti dai Farnese sul Palatino e la scoperta del colombario degli schiavi e liberti di Livia sulla via Appia.

Già rovinato in salute in seguito a una grave caduta (1727), morì d'idropisia in Roma il 2 marzo 1729. È sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore: un monumento, elevatogli dalla città di Verona, è in quella cattedrale.

Le opere edite e inedite del B. (considerando come una i due volumi postumi di Opuscula, che comprendono 27 scritti di varia erudizione) ascendono a una sessantina e concernono la storia, l'archeologia, la cronografia, la botanica, la fisica, la matematica e l'astronomia. Notevoli le De kalendario et cyclo Caesaris ac de paschali canone Sancti Hyppolyti martyris dissertationes duae (Roma 1703-4, volumi 2); le dissertazioni proemiali (taluna ristampata dal Muratori nei Rerum Ital. Script.), gli excursus e le amplissime annotazioni all'edizione delle Vitae romanorum pontificum a B. Petro apostolo ad Nicolaum Iperductae cura Anastasii S. R.E. bibliothecarii, ecc. (Roma 1718-23-28, volumi 3; il quarto, elaborato su appunti lasciati dal B. dal nipote Giuseppe Bianchini e da Gaetano Cenni, fu pubblicato nel 1735); gli Hesperi et Phosphori nova phaenomena, sive observationes circa planetam Veneris (Roma 1728) e le Observationes circa fixas, schizzi di carte celesti delineati sopra osservazioni proprie e di Geminiano Montanari, e pubblicati, con introduzione e note, da F. Porro (1902). Ma l'opera capitale del B. è la relativamente giovanile Istoria universale provata con monumenti e figurata con simboli degli antichi (Roma 1697, ivi 1747; 3ª ed., Venezia 1825-8, in voll. 5). Dalla creazione del mondo ad Augusto essa avrebbe dovuto comprendere quattro "deche" o quaranta "ripartimenti" (ciascuno consacrato a un secolo), e da Augusto al 1600 sedici "ripartimenti", suddivisi in ottanta "vicennali". Del disegno, per altro, l'autore colori soltanto 32 ripartimenti della 1ª parte (fino alla caduta dell'impero assiro). Il B. prescindé, nell'indagine della storia antichissima, dalle credenze religiose e dalla Bibbia, per appoggiarsi esclusivamente alle tradizioni comuni ai varî popoli e alle prove geologiche; e si sforzò di risalire all'origine dei miti, che considera "storie ingombrate con equivoci ed aggiunte". Pertanto, pur non riuscendo a dominare con un nuovo pensiero filosofico la materia da lui trattata, e non potendo perciò venir considerato (come talora s'è affermato) precursore del Vico, il B. presenta tuttavia col filosofo napoletano alcune somiglianze estrinseche.

Bibl.: Per la biografia e il catalogo compiuto delle opere, Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, II, i, pp. 1167-77; I. Carini, l'Arcadia dal 1690 al 1890, I, Roma 1871, pp. 84-100; Spagnolo, Francesco Bianchini, in Atti d. Accad. di Verona, 1898; nei quali scritti è indicata la restante bibliografia. Sull'Istoria universale e sui rapporti ideali tra il B. e il Vico: Croce, Conversazioni critiche, 2ª edizione, Bari 1924, II, pp. 101-09, ov'è citata la bibl. precedente.

Vedi anche
Schiaparèlli, Giovanni Virginio Astronomo (Savigliano 1835 - Milano 1910), fratello di Celestino. Laureatosi a Torino (1854), fu discepolo di J. F. Encke a Berlino (1857) e poi di O. Struve e F. T. A. Winecke a Pulkovo (1859); dal 1860 astronomo, quindi (1862-1900) direttore dell'osservatorio di Brera. Socio nazionale dei Lincei (1875). ... Giacomo Filippo Maraldi Astronomo (Perinaldo 1665 - Parigi 1729). Chiamato a Parigi (1687) dallo zio G. D. Cassini, divenne suo stretto collaboratore. Fu membro dell'Accademia delle scienze di Parigi dal 1702. Compì notevoli ricerche sul Sole, sulla Luna, sui pianeti e sulle stelle variabili; con accurate osservazioni eseguite ... Anastàsio Bibliotecario Antipapa, col nome di A. III (Roma 815 circa - ivi 878 circa). Fu riconosciuto papa (855) dai legati dell'imperatore Ludovico II in contrapposizione a Benedetto III, che però nel giro di pochi giorni venne reintegrato nella sua dignità. Perdonato, A. divenne segretario di Niccolò I e di Adriano II, che ... cardinale Titolo di alta dignità ecclesiastica. Storicamente, i c. sono i più importanti e stretti collaboratori del pontefice. La nomina dei c. spetta esclusivamente al pontefice e la sua scelta deve cadere su uomini che siano già stati nominati sacerdoti e che eccellano per dottrina, moralità, pietà e prudenza ...
Tag
  • FILIPPO V DI SPAGNA
  • GEMINIANO MONTANARI
  • EUSTACHIO MANFREDI
  • PIETRO OTTOBONI
  • INGHILTERRA
Altri risultati per BIANCHINI, Francesco
  • Bianchini, Francesco
    Enciclopedia on line
    Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. Sotto la sua presidenza (1703) alle "antichità" (un museo destinato a raccogliere iscrizioni ...
  • BIANCHINI, Francesco
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)
    Salvatore Rotta Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, dove rimase dal 1673 al 1680. Ebbe a maestro Giuseppe Ferroni, filogalileiano. Con lui compì qualche studio della ...
Vocabolario
bianchina
bianchina s. f. [dim. di bianca], tosc. – La seconda dormita dei bachi da seta, che segue alla prima, chiamata bianca.
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali