BOFFO, Francesco (Franc Karlovič)
Mancano notizie sulla provenienza di questo architetto italiano attivo in Russia dal 1820.
Secondo il Lo Gatto, egli sarebbe originario della Sardegna, mentre gli studiosi svizzeri (Crivelli) lo vorrebbero appartenente alla famiglia Boffa originaria di Arasio. Nella letteratura svizzera si trova inoltre citato, operoso ad Odessa nella prima metà del sec. XIX, un Pietro Boffa che per altro non appare mai nei documenti russi (C. Brun, Schweizerisches Künstler-Lexikon, I [1907], p. 168; M. Guidi, Dizionario degli artisti ticinesi, Roma 1932, p. 50; Crivelli, p. 65).
Architetto comunale di Odessa dal 1822 al 1844, membro del comitato edilizio cittadino, il B. ebbe un ruolo di primo piano nell'attività edilizia di Odessa in quel periodo; e fu senza dubbio il miglior architetto della città nella prima metà del sec. XIX. Una delle sue prime opere (1822) fu la ricostruzione del Teatro comunale di Odessa.
È un teatro lirico relativamente piccolo (per ottocento spettatori), in stile Impero, e fu giudicato nella prima metà del XIX secolo come uno dei migliori in Russia dal punto di vista sia estetico sia funzionale; fu completamente distrutto da un incendio nel 1873.
Negli anni 1827-28 il B. costruì a fianco del teatro la casa del governatore di Odessa, il cui progetto venne elaborato nella stesura finale ad A. I. Mel'nikov (l'edificio è stato distrutto durante la seconda guerra mondiale). Dal 1824 al 1827 fu costruita, secondo i progetti del B., la chiesa luterana di S. Paolo. Ma la sua opera più importante rimane il complesso architettonico del lungomare e l'edificazione del centro di Odessa.
Il B. partecipò ai lavori della commissione per l'erezione del monumento al duca Armand-Emmanuel de Richelieu dello scultore I. Martos: venne accettata la sua proposta del 1826 di sistemare la statua al centro della piazza semicircolare, situata a metà del lungomare e abilmente legata alla cornice architettonica che stava sorgendo allora sotto la sua direzione.
Dei due monumentali edifici, che, secondo il progetto finale elaborato dal Mel'nikov nel 1826, costituiscono il semicerchio della piazza, quello destinato ad uso pubblico ed amministrativo venne costruito sotto il diretto controllo del B. negli anni 1827-1829.
In quegli stessi anni il B. elaborò il progetto della grande scalinata di pietra (ora Potëmkin) che dalla piazza scende fino al porto. Costruita tra il 1837 e il 1841, è formata da duecento gradini, distribuiti in dieci rampe separate da larghe piattaforme, ed è delimitata da massiccie ringhiere di pietra: con la piazza semicircolare e il complesso del lungomare, crea un insieme architettonico compiuto, ideato dal B. come "la facciata marina" della città di Odessa.
Quest'opera fu assai apprezzata ai suoi tempi e su proposta del governatore generale di Odessa, principe M. S. Voroncov, l'8 giugno 1828 il B. fu insignito dell'ordine di Vladimiro di quarto grado, che gli dava i diritti della nobiltà ereditaria russa.
Dal 1826 al 1830 su progetto del B. fu costruito il palazzo del principe Voroncov all'estremità nord occid. del lungomare (ora palazzo dei Pionieri). In stile primo Impero, è un edificio maestoso nella sua semplicità. All'estremità opposta, quella di sud-est, egli progettò e costruì, dal 1828 al 1834, l'imponente edificio della Borsa (ora adibito ad uso amministrativo). Sulla facciata principale, ispirandosi al porticato del palazzo di Alessandro a Carskoe Selo di G. Quarenghi, il B. eresse fra due avancorpi laterali due file di dodici colonne corinzie, delimitanti un atrio di rappresentanza (purtroppo chiuso nella ricostruzione del 1871-1873).
Sul lungomare nel 1830 fu costruito dal B. un grande edificio, divenuto successivamente proprietà della contessa M. A. Naryškina, distrutto e ricostruito, come tutti gli edifici sul lungomare, dopo la seconda guerra mondiale, e attualmente sede del Circolo dei marinai.
Altri edifici costruiti su progetto del B. ad Odessa furono: l'Istituto delle giovani nobili (1825-30, distrutto nel 1859), la sede della polizia, le carceri e molte case di abitazione a due piani, fra cui la sua nella piazza del Teatro. Si devono inoltre a lui i progetti del parco attorno alla vecchia fortezza (ora parco pubblico T. Ševčenko), del ponte sulla strada di Tiraspol e di altre costruzioni sorte in Crimea. Nell'editto dello zar Nicola I del 3 apr. 1834, dove tra l'altro si decideva la costruzione ad Odessa del liceo Richelieu (più tardi trasformato in università), il B. era nominato membro del comitato di costruzione del liceo.
Caratteristica di tutte queste costruzioni del B., che era membro tra l'altro della Società per le arti di Odessa, è l'uso prevalente delle colonne libere, alla stessa maniera che nelle tarde opere del Quarenghi e in quelle iniziali di C. Rossi, in quanto più rispondente al clima meridionale di Odessa e della Crimea.
Le testimonianze disponibili sulla rimanente attività del B., continuata (anche se in tono minore) per un'altra ventina d'anni, sono assai scarse: nel 1836 si sa che, sempre ad Odessa, prese parte ai lavori per il monumento al principe Voroncov. Mancano, infine, testimonianze sulla data e sul luogo della sua morte.
Fonti e Bibl.: Leningrado, Centralnyij Gosudarstvennyj istoričeskij archiv SSSR (Archivio centrale di Stato dell'URSS), fondo 496, matricola 3, n. 1483, f. 386; Odessa, Gosudarstvennyj archiv Odesskoj oblasti (Archivio statale della provincia di Odessa), fondo 1, matricola 191, n. 44 e altri; fondo 1, matricola 249, n. 295, f. 70; fondo 2, matricola 5, n. 27, f. 60; fondo 59, matricola 1, n. 258, f. 17; fondo 59, matricola 1, n. 2319-a, parte 2, f. 1809; fondo 59, matricola 2, n. 459 e n. 492; Vtoroe polnoe sobranie zakonov Rossijskoj imperii (Seconda raccolta integrale delle leggi dell'impero russo), I (1825-1827), Pietroburgo 1830, p. 58; IX, I (1834), ibid. 1835, pp. 253 s.; Trudy Odesskogostatističeskogo komiteta (Materiali del comitato di statistica di Odessa), III, 2. Odessa 1869, pp. 68-72; Odessa (1794-1894, kstoletijugoroda) (Per il centenario della città), Odessa 1895, passim; Russkij biografičeskij slovar' (Dizionario biografico russo), III, Pietroburgo 1908, p. 310; V. I. Selinov, Materialy stroitel' nogo komiteta staroi Odessy - "Kraevedenie" (Materiali del Comitato edilizio della vecchia Odessa "Studio della regione"), IV, 3, Odessa 1927, pp. 347-358; Odess'kij Deržavnyj musei, Stara Odessa (Museo statale di Odessa. Vecchia Odessa: catal. in lingua ucraina), Odessa 1927, pp. 21 s., 48 (riproduzione di otto disegni del B.); V. I. Selinov, Voroncovskij dvorec (Palazzo Voroncov; in lingua ucraina), in Visnyk Odesskoij komissii kraesnavcva, IV-V (1929), pp. 65-73; Id., Architekturm pamjatnyky staroi Odessy (Monumenti architettonici della vecchia Odessa: in lingua ucraina), Odessa 1930, passim; L'opera del genio italiano all'estero, E. Lo Gatto, Gli artisti italiani in Russia, I, Roma 1934, pp. 165-167, 186 nota 128, 190; Odessa (itinerario), Odessa 1957, p. 97; A. Crivelli, Artisti ticinesi in Russia, Locarno 1966, p. 62 (Boffa Francesco), p. 65 (Boffa Pietro).