BORGANI, Francesco
Nacque a Pomponesco nel Viadanese (Parazzi, II) intorno al 1557. Scarse le notizie a lui relative. Tra il 1586 e il 1587 collaborava con I. Andreasi alle decorazioni pittoriche del castello di Goito, oggi distrutto (Intra). Per la corte di Mantova, nel 1602 copiava opere famose da mandare in Spagna con l'ambasceria guidata dal Rubens e nel 1611 restaurava quadri della galleria ducale (Luzio). Nel 1614 dipingeva per l'oratorio fatto costruire a Governolo da G. Bertazzolo L'incontro fra Attila e s. Leone Magno, tela oggi conservata nella sagrestia di quella parrocchiale (G. Bertazzolo, Breve descrizione della vita di s. Leone primo, Mantova 1614, p. 13); l'anno dopo, come architetto, riedificava un arco monumentale presso la chiesa di S. Francesco (Donesmondi).
Morì a Mantova il 24 aprile 1624 (D'Arco, 1842).
Molte opere menzionate dalle fonti sono oggi perdute (l'elenco in C. Perina, pp. 504 s. nota 238); ricordiamo qui quelle ancora conservate, oltre la pala, già citata, di Governolo. A Mantova, nel Museo del palazzo ducale: S.Francesco che supplica Maria di liberare Mantova dalla peste e S. Paolo primo eremita con s. Antonio abate (provenienti dalla chiesa di S. Agnese; Cadioli, pp. 38 s.);nella chiesa dei SS. Simone e Giuda: S.Anselmo che benedice la chiesa di S. Paolo (Cadioli, p. 57) e un Voto di s. Luigi (Bosio); in S. Caterina: la Caduta di Gesù sotto la Croce (Matthiae, pp. 25 s.); in S. Andrea, oltre a un gonfalone (attribuitogli dal Donesmondi) con i Santi Andrea e Longino che sostengono il tabernacolo del preziosissimo sangue da un lato e la Vergine che accoglie sotto il manto il popolo mantovano dall'altro, c'è una tela con l'Invenzione del preziosissimo sangue (Susani, p. 127); nella cattedrale gli è attribuito (Bosio) un Venerabile Francesco Gonzaga;nell'orfanotrofio femminile è conservato un Crocifisso (Coddè, p. 28) e nella chiesa di S. Apollonia una Madonna di Reggio (Cadioli, p. 109). Nella basilica di S. Maria delle Grazie presso Curtatone è conservato un Miracolo di s. Antonio (Cadioli, p. 80) e un S.Antonio riceve il Bambino dalle mani della Madonna (Matthiae). Il S. Francesco che riceve il viatico, oggi nella cattedrale di Goito, può forse identificarsi con la tela di analogo soggetto già nella chiesa di S. Spirito a Mantova (Susani, p. 60); nella stessa chiesa di Goito gli può essere attribuito il Miracolo eucaristico (Perina, p. 468). A Viadana, nella chiesa di S. Maria del Castello si trovano una Madonna del Rosario e una Madonna con Bambino e santi, mentre nella chiesa dei SS. Martino e Nicola sono tre tele con Fatti della vita della Vergine (Parazzi, III, p. 213).
Dotato di scarso respiro, il B. coglie solo in superficie le suggestioni della civiltà pittorica che aveva in Mantova, nel primo Seicento, i rappresentanti più cospicui nel Rubens e nel Fetti. La sua pittura non appare insensibile neppure alla cultura emiliana - da Ludovico Carracci al Guercino - e a quella lombarda - specie ai cicli borromaici del duomo di Milano -, cui attinge schemi iconografici e soluzioni formali in un'accezione dimessa e discorsiva.
Fonti e Bibl.: Per un dettagliata bibl. vedi C. Perina, in Mantova,Le Arti, III, Mantova 1965, pp. 466-471, note 228-255 a pp. 503-106, e ad Indicem; siveda inoltre e in particolare: G. C. Gigli, La pittura trionfante, Venezia 1615, p. 12; I. Donesmondi, Dell'istoria eccles. di Mantova, II, Mantova 1616, pp. 49, 517; G. Cadioli, Descrizione delle pitture... di Mantova, Mantova 1763, pp. 16, 37-40, 57, 60, 61, 65, 78, 80, 107, 109, 111 ss.; F. Antoldi, Guida pel forestiere... nella città di Mantova, Mantova 1816, pp. 15, 30; G. Susani, Nuovo prospetto delle pitture... di Mantova, Mantova 1818, pp. 9, 30, 41, 53, 57, 60, 96 s., 127, 142; P. Coddè, Memorie biografiche..., Mantova 1837, pp. 25-29; C. D'Arco, Registri artistici necrologici di Mantova, Mantova 1842, pp. 6 s.; Id., Delle arti e degli artefici di Mantova, Mantova 1857, pp. 80, 214, 245; G. B. Intra, Il castello di Goito, in Arch. stor. lomb., XV (1888), pp. 22, 24 s., 27, 29, 31, 34, 41 s., 44 s., 47; A. Bertolotti, Le arti minori alla corte di Mantova nei secc. XV,XVI e XVII,ibid., p.991; A. Parazzi, Origini e vicende di Viadana, II, Mantova 1893, p. 136; III, ibid. 1894, pp. 82, 212 s.; A. Luzio, La galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra nel 1627-28, Milano 1913, pp. 34, 43, 180, 273, 281 ss.; Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, VI, G. Matthiae, Provincia di Mantova, Roma 1935, ad Indicem;L. Bosio, Mostra iconografica aloisiana (catal.), s.l. 1968, pp. 90, 110; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 353.