Giurista italiano (Pisa 1836 - ivi 1921). Fu prof. a Pisa di diritto civile e commerciale (1867), poi (1873) di diritto romano, quindi (1897) di pandette, succedendo a F. Serafini. Come romanista si mantenne fedele alle dottrine tradizionali e mirò a conciliare i testi discordanti anziché a scorgervi l'espressione di due momenti storici diversi. Socio nazionale dei Lincei (1899), senatore del Regno (1896).