BUSSANI, Francesco
Nacque a Roma nel 1743, figlio del commerciante Giovanni Battista (Schmidl). Non si hanno molti ragguagli sulla sua vita né sulla sua educazione musicale: apparve per la prima volta sulle scene come cantante buffo al teatro Capranica di Roma durante il carnevale 1763, nell'opera Le contadine bizzarre di P. A. Guglielmi. Nell'autunno del 1764 figurava già al teatro S. Moisè di Venezia, accanto alle sorelle Clementina e Vincenza Baglioni, nelle esecuzioni delle opere Li rivali placati di P. A. Guglielmi e La donna di governo di B. Galuppi; con la medesima compagnia rimase al teatro S. Moisè anche nel carnevale 1765, interpretando La partenza e il ritorno dei marinai del Galuppi e L'amore in ballo di G. Paisiello. Seguirono poi numerose e felici tournées nei principali teatri italiani: fu al Carignano di Torino nel 1765, tornandovi nel 1772 e nel 1775, al Ducale di Milano negli anni 1766, 1767, 1769 e 1773, al Cocomero di Firenze nel 1768 e nel 1774, al Valle di Roma nel 1770 e nel 1776; a Roma partecipò anche, nel 1773, alla prima dell'opera La contessina di N. Bernardini (detto da Capua), eseguita al teatro Alibert o delle Dame. Dal libretto della Virtuosa alla moda di L. Caruso, opera rappresentata nella primavera 1777 al teatro del Cocomero di Firenze, risulta a lui affidata la parte di "primo buffo di mezzo carattere" e da questa indicazione si può dedurre che egli fosse passato al registro di basso-baritono.
Nell'autunno 1779 il B. fu attivo al teatro alla Canobbiana di Milano (vi cantò La fiera di Venezia di A. Salieri e Il talismano del Salieri e di G. Rust) e alla fine dello stesso anno si recò a Venezia dove, nel 1781, comparve in alcune prime di opere di Cimarosa (Giannina e Bernardone, Il convito) e di P. Anfossi (Gli amanti canuti e Il disprezzo vince il disprezzo, nel 1782). Ancora nel carnevale 1782 fu presente al teatro di corte di Parma, poi, dal 1784 fino ai primi mesi del 1794, la sua attività si svolse a Vienna, dove era già stato nel 1772 e dove, oltre al posto di primo buffo di mezzo carattere, ebbe presso l'Opera italiana anche l'incarico di "regisseur" e il titolo di "soprintendente dello scenario e dei costumi" (Paumgartner). A Vienna, inoltre, lasciò il suo nome legato soprattutto ad alcune famosissime prime esecuzioni delle opere di Mozart: il 1º maggio 1786 al Burgtheater interpretò le parti di Antonio e di Bartolo nelle Nozze di Figaro, il 7 maggio 1788 quelle del commendatore e di Masetto nel Don Giovanni e il 26 genn. 1790 fu don Alfonso in Così fan tutte; partecipò anche alla prima esecuzione del Matrimonio segreto di Cimarosa avvenuta il 7 febbr. 1792 nello stesso teatro. Nel frattempo aveva sposato - a Vienna - il 20 marzo 1786 il soprano Dorotea Sardi, insieme con la quale cantò per quasi tutto il resto della sua carriera.
Tornato in Italia, nella primavera 1795 fu scritturato al teatro alla Pergola di Firenze e nel carnevale 1799 cantò di nuovo a Roma, sulle scene dei teatri Alibert e Valle, per passare poi dal teatro de' Fiorentini di Napoli (1800-1801) al teatro di S. Cecilia di Palermo - In seguito fece ritorno a Roma dove, durante il carnevale 1805, alla prima rappresentazione al teatro Apollo dell'opera La ballerina raggiratrice di L. Caruso, eseguita assieme alla moglie, fu bersaglio di critiche scandalistiche e poco onorevoli sul conto suo e della consorte da parte di un ignoto cronista (cfr. Piovano). Lo stesso cronista, tuttavia, per la seconda opera rappresentata all'Apollo, La serva bizzarra di P. C. Guglielmi, registrava il successo del B. e di sua moglie. Continuò a cantare nel carnevale dell'anno seguente (1806) ancora al teatro Apollo nelle prime esecuzioni della Vedova contrastata di P. C. Guglielmi e degli Inganni per amore di C. Iannoni; del Guglielmi cantò pure I raggiri della serva all'ex Teatro Ducale (poi Imperiale) di Parma nel carnevale 1807. È probabile che nello stesso anno egli fosse scritturato dal teatro S. Carlos di Lisbona e di lì desse l'addio al teatro, sebbene si abbia notizia di una sua apparizione ancora al teatro Imperiale di Parma nel 1807 stesso. Dopo questa data mancano altre sue notizie e non si conoscono né l'anno né il luogo della morte.
Nelle sue Memorie il Da Ponte offre un ritratto negativo del B., che dice intrigante e poco onesto e arriva persino a definire "sfrontato saltimbanco"; s'ignora, però, se tali giudizi fossero frutto piuttosto di gelosie personali che di obiettiva valutazione. Anche se il B. poté essere oggetto di critiche, la sua lunga carriera sui molti e importanti teatri, le numerose sue interpretazioni di ruoli impegnativi testimoniano non soltanto le sue doti canore, indiscutibili, ma anche una grande padronanza scenica e una notevole versatilità.
Sua moglie, Dorotea Sardi, nata a Vienna verso il 1763 da Carlo, professore all'Accademia militare viennese, fece il suo esordio accanto al marito nelle Nozze di Figaro (1786) nel ruolo di Cherubino, ottenendo grande successo per il suo brio e le sua spigliatezza, successo che si ripeté, vivissimo, per le interpretatoni dei ruoli di Despina nell'opera mozartiana Così fan tutte (1790) e di Carolina nel Matrimonio segreto di Cimarosa (1792). Continuò poi la sua carriera sugli stessi teatri dove cantò il marito e in sua compagnia, ovunque applaudita e ben retribuita, ma nel 1809 figurava ormai sola al teatro S. Carlos di Lisbona e così pure al Haymarket Theatre di Londra nello stesso anno. Su questo teatro cantò il 16 maggio 1809 La serva raggiratrice di P. C. Guglielmi e l'11 luglio Le quattro nazioni di V. Pucitta, ma secondo lo Schmidl "la sua già bella voce di contralto (sic) era allora al tramonto".
Non si hanno sue ulteriori notizie.
Fonti e Bibl.: L. Da Ponte, Memorie, a cura di G. Gambarin-F. Nicolini, Bari 1918, I, p. 155; F. Piovano, Notizie storico-bibliogr. sulle opere di P. C. Guglielmi, in Riv. musicale ital., XVI (1909), pp. 480-483; B. Paumgartner, Mozart, I, Zürich-Freiburg 1967, pp. 358, 412, 508 (per Dorotea); C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 268; Enc. dello Spett., II, coll. 1405 s.; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 248. Per Dorotea cfr. anche: W. C. Smith, The Italian Opera and contemp. Ballet in London 1789-1820, London 1955, p. 96.