CAFFARO, Francesco
Padre teatino, d'una cospicua famiglia di Messina; morì a Parigi il 31 dicembre 1720. Sul principio del 1694, il Boursault pubblicò, in fronte alla raccolta delle sue Pièces de théâtre, la Lettre d'un théologien illustre par sa qualité et son merite consulté par l'auteur pour savoir si la comédie peut être permise ou doit être défendue, opera del p. C., che suscitò immenso scalpore fra il clero parigino, poiché tendeva a giustificare il teatro come uno svago legittimo. Fra le numerose confutazioni, che indussero l'autore a ritrattare l'anno stesso le sue idee in una lettera all'arcivescovo di Parigi, dev'essere ricordata, per la sua importanza, la lettera di Bossuet (9 maggio 1694), svolta poco dopo più largamente nelle Maximes et réflexions sur la comedie.