CRESCINI, Francesco
Nacque il 14 febbraio del 1901 a Maderno (Toscolano Maderno, in prov. di Brescia) da Battista e da Caterina Pollini; nel 1925 conseguì la laurea in scienze agrarie presso la università di Bologna sotto la guida di F. Todaro, genetista di fama mondiale. Nello stesso ateneo bolognese intraprese subito la carriera di ricercatore e di docente e nel 1931 conseguì la libera docenza in agronomia. Con una borsa di studio del ministero dell'Agricoltura e Foreste, nel 1934, si recò in Germania per frequentare il corso di genetica vegetale tenuto da H. Kappert dell'Istituto superiore agrario di Berlino. Nel 1935 successe al Todaro, quale incaricato dell'insegnamento di agronomia generale e coltivazioni erbacee. Nel 1938 fu chiamato a Torino per insegnare agronomia generale e coltivazioni erbacee presso quella università, prima in qualità di incaricato, poi, dal 1942, quale professore ordinario.
Da qui, nel 1950, si trasferì a Milano nella stessa cattedra, unita all'incarico di insegnamento di agricoltura tropicale e subtropicale e genetica vegetale; contemporaneamente insegnava agraria ed economia rurale presso il politecnico della medesima città.
Il C. condusse uno studio, molto importante ai fini della concimazione razionale, sulla fase d'accumulo del frumento e di altri cereali, sulla concimazione nitrica nell'ultima fase di vegetazione. Portò validi contributi anche alla conoscenza genetica di queste specie.
Interessato alla coltura della canapa bolognese, che nel periodo 1930-40 assunse in Emilia-Romagna un'importanza preminente sulle altre colture, contribuì allo studio ed al miglioramento produttivo della canapa da tiglio ed eseguì importanti ricerche sulla biologia fiorale e sulla genetica di questa specie. Si occupò poi della praticoltura nelle zone irrigue, con particolare riferimento all'azione selettiva ed elettiva delle acque d'irrigazione sulla flora dei prati stabili e d'avvicendamento, ponendo basi razionali alla praticoltura italiana.
Attratto dalla soluzione pratica dei problemi agronomici, e al tempo stesso dall'indagine pura, particolarmente in tema di fisiologia vegetale, il C. giunse a dimostrare l'esistenza di una respirazione profonda delle piante attraverso il terreno adeguatamente preparato. A seguito dell'attività di ricerca sul miglioramento genetico dell'erba medica, creò l'ecotipo uliginoso "Gaetano Cantoni", dotato di particolare resistenza agli eccessi di umidità del suolo. Razionalizzò la sistemazione della superficie del suolo delle terre piane in rapporto al deflusso delle acque meteoriche, raccogliendo ed elaborando una estesa gamma di rilievi udometrici.
Tra le numerose pubblicazioni del C. rilevanti per originalità ed importanza di risultati sono quelle sulla ereditarietà dei caratteri della canapa, del frumento, e dei cereali affini; sulla vitalità delle radici primarie dei mais, del riso e del sorgo; sull'accertamento indiretto della migrazione dell'ossigeno atmosferico, tramite la parte aerea, all'apparato radicale locato in condizioni asfittiche, sia in specie erbacee (frumento, riso, avena), che arbustive e arboree, da ornamento, da frutto, e da legno; sulle reazioni al termostadio dell'embrione di grano autunnale, in sviluppo sulla matrice, identificate nell'adattamento alla semina ritardata primaverile; sulla ecologia della carpolipogenesi dell'ulivo.
Il C. fu insegnante di grande esperienza e di capacità didattiche, come dimostrano i numerosi incarichi universitari ricoperti, scrittore coscienzioso e geniale. I suoi trattati di agronomia hanno tuttora parte primaria nella letteratura didattica contemporanea in campo agronomico. Il più recente volume Piante erbacee coltivate (Roma 1969), nel quale l'autore ha profuso le migliori doti di scrittore analitico e comprensivo, ha raggiunto la quinta edizione, e costituisce uno dei migliori trattati esistenti in materia per compiutezza e rigore scientifico.
Il C. fu membro ordinario della Accademia di agricoltura di Torino, corrispondente dell'Accademia economico-agraria dei Georgofili di Firenze, membro della Commissione nazionale del pioppo, socio della Società botanica italiana, dell'Association internationale de sélectionneurs des plantes de grande culture, della Società italiana per il progresso delle scienze, della Società italiana di orticoltura, della Società italiana di genetica, della Società italiana di agronomia, membro del comitato di direzione dell'Ente nazionale per le sementi elette, collaboratore scientifico dell'Enciclopedia Italiana e dell'Enciclopedia dell'agricoltura italiana.
Morì improvvisamente a Milano il 16 febbr. 1969.
Opere: Per la battaglia del grano. Analisi di grani comuni e di grani di razza, Bologna 1926; Ricerche sulla germinabilità del mais in relazione allo sviluppo della cariosside, Roma 1928; Sulla resistenza del grano alle basse temperature (in coll. con A. Tettamanzi), Piacenza 1929; Intorno alla natura genotipica dei caratteri spiga aristata e spiga semiaristata (in collaborazione con G. Piergentili), Firenze 1930; Sulla durata della vitalità delle radici embrionali del grano e del mais, Piacenza 1931; Ulteriori osservazioni sul sistema radicale del grano, Roma 1933; Osservazioni e ricerche sulla canapa di Carmagnola, ibid. 1933; Effetti simili prodotti da fattori genetici diversi, ibid. 1933; Indagini intorno all'eredità dei caratteri in "Cannabis sativa L", in L'Italia agricola, XII (1934), 3, pp. 205-225; Un tipo di isolatore per la canapa, in Arch. bot., XX (1934), pp. 383-87; Sulla fasciazione della canapa (cannabis sativa L), ibid., pp. 387-89; Lezioni di genetica vegetale applicata all'agricoltura, Bologna 1935; Per l'incremento della praticoltura italiana, Torino 1942; Piante erbacee di grande coltura (in collaborazione con G. Franceschetti), Roma 1946 (3 ed. 1951); Agronomia generale, ibid. 1947; Genetica vegetale, Roma 1952; La concimazione azotata alle specie coltivate, con particolare riferimento al riso, in Boll. dell'agric., XII (1954); Orientamenti intorno al miglioramento genetico della canapa da tiglio coltivata in Italia, Bologna 1955; Selezione artificiale e rapporti sessuali nella canapa (cannabis sativa L), in Caryologia, VII (1955), pp. 415-419(in coll. con E. Martinelli e P. Bellini); Sulla biologia delle erbe infestanti. Foto e frigosensibilità degli acheni di artemisia vulgaris, in Annali della sperimentazione agraria, X (1956), 6, pp. 2157-71; Intorno alle basi del miglioramento genetico delle piante agrarie: il metodo, in Atti dell'Acc. economico agraria dei Georgofili, s. 7, III (1956), pp. 144-158; Sul miglioramento genetico della canapa da tiglio coltivata in Italia (in coll. con A. Della Mano e P. Bellini), in Caryologia, X (1957), pp. 215-225; Azioni mutogene e ricombinatorie di tipo mendeliano della fecondazione incestuosa nella canapa, in Rend. dell'Accademia dei Lincei, cl. di sc. fis. e mat., s. 8, XXIV (1958), pp. 167-170; Caratteri fisiologici nell'orbita del miglioramento genetico del riso coltivato in Italia, Milano 1958; Problemi di miglioramento genetico di piante erbacee, Pisa 1961; Le colture foraggere ed in particolare le leguminose, in Giornale d'agricoltura, LXXII (1962), 1; Sul miglioramento genetico dell'erba medica (medicago sativa L) nella zona insubre. La costituzione dell'ecotipo uliginoso "Gaetano Cantoni", in Sementi elette, IX (1963), 5, pp. 344-363; Aspetti ecologici dell'ulivicoltura benacense, Roma 1964; Risi sconosciuti al commercio internazionale. Risi secchi, natanti, aromatici, in Il Riso, XV (1966), 4, pp. 294-299.
Fonti: Necrol. in Italia agricola, I (1969), pp. 485 s.; in Il Giornale d'agricoltura, LXXIX (1969), n. 8; Annali della Facoltà di agraria presso l'Università di Milano, XVI (1971), pp. 37 ss.