ANGELUCCIO, Francesco d'
Figlio di Cicco Mancino, originario di Bazzano, uno dei castelli del contado di Aquila, nacque intorno al 1430. Scarse sono le notizie sulla sua vita e sulla sua attività. Ebbe parte più volte nella vita pubblica della città: si trova menzione di lui nelle "Capitolazioni" presentate dal Comune aquilano al re Ferdinando I d'Aragona il 25 ott.1458; nel 1466 fu tra gli incaricati per la concessione di acqua al convento dei domenicani. Sappiamo inoltre che aveva un fratello Giovanni e altri parenti, tra i quali un Bemardino, addottoratosi in diritto civile e canonico nell'università di Perugia nel 1475.
A. è autore di una Cronaca, in prosa e in volgare aquilano, con la quale volle ricongiungersi a quella, anche in prosa, di Niccolò da Borbona, ultimo continuatore delle narrazioni di Buccio di Ranallo e di Antonio di Boezio. Con molta rozzezza, e a volte con disordine, egli espone gli avvenimenti locali dal 1436 al 1485: la narrazione è più attenta dall'anno 1460, nel quale forse egli iniziò l'opera. Nella prosa inserì due sonetti, uno dei quali a ricordo di una eccezionale nevicata in città nel 1464-65. A. inoltre è uno dei cinque rimatori aquilani del secolo XV cui si potrebbero, attribuire alcune laudi in onore di s. Giovanni da Capestrano contenute nel cod. 77 della Biblioteca Palatina di Parma. A lui dobbiamo, infine, una delle due copie quattrocentesche della Cronaca di Buccio, quella a cui maggiormente si attenne A. L. Antinori nel preparare l'edizione per il tomo VI delle Antiquitates italicae del Muratori (Mediolani 1742); nella stessa raccolta fu pubblicata, dall'Antinori, anche l'opera dell'Angeluccio (coll. 883-926).
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1753, p. 567; A. Dragonetti, Le vite degli ill. aquilani, Aquila 1847, p. 205; G. Pansa, Quattro cronache e due diari inediti relativi ai fatti dell'Aquila, Sulmona 1904, pp. XIX-XXVI; V. De Bartholomaeis, Cronaca Aquilana rimata di Buccio di Ranallo, Roma 1907, in Fonti per la storia d'Italia, n. XLI, pp. VII, LV s.; Id., Origine della poesia dramm. ital., Torino 1952, pp. 301 s.; P. Conte, Lirica e dramm. medievale abruzzese, Roma 1953, pp. 90 s.