De Luca, Francesco
Uomo politico (Cardinale, Catanzaro, 1811 - Napoli 1875). Laureato in fisica e in diritto, fu autore di opere di matematica, di metrologia, di economia e, nello stesso tempo, svolse l’attività di avvocato. Venne inquisito dalla magistratura del Regno delle Due Sicilie per alcune pubblicazioni critiche verso il regime borbonico. Nel 1860 fu vicino a Garibaldi. Eletto deputato nel 1861, nelle file della Sinistra, fu confermato nelle successive elezioni e rimase in carica fino alla morte. Difensore degli interessi del Mezzogiorno, fu uno dei maggiori esperti del suo schieramento nelle questioni economiche e finanziarie. Affiliato alla massoneria, ne venne eletto presidente provvisorio nel maggio 1864 e gran maestro l’anno successivo, carica che conservò per un biennio. Vicepresidente della Camera nel 1866, a partire dal 1873 guidò un gruppo di deputati, la «Sinistra giovane», da alcuni chiamati anche i «deluchisti», favorevoli ad appoggiare il governo della Destra su provvedimenti che potevano essere condivisi da tutte le correnti politiche.