FRANCESCO di Vannuccio
Pittore senese documentato dal 1356 al 1389. La sua identificazione nei numerosi documenti che ricordano pittori con questo nome è incerta, mentre le ricevute di pagamento a lui relative (1361, 1362, 1378, 1385, 1388) si riferiscono tutte a lavori perduti. Il percorso del pittore si svolge in consonanza con lo stile di Paolo di Giovanni e di Andrea di Vanni d'Andrea e nella personale riflessione sui modi di Simone Martini e di Lippo Memmi. La vena intima e meditativa di F. si ispira alla fase avignonese di Simone Martini, recuperandone i temi e rivitalizzando le immagini con l'accentuare la resa psicologica e le inclinazioni terrene dei personaggi, colti nei loro rapporti più affettuosi e coinvolgenti.L'unica opera firmata e datata dell'artista ("Francischus de Vannuccio de Senis pinxit hoc opus MCCCLXXX") è lo stendardo processionale dipinto a doppia faccia di Berlino (Staatl. Mus., inv. nr. 1062B), raffigurante la Madonna con il Bambino, s. Francesco, s. Caterina e un monaco orante da un lato e Cristo in croce con la Vergine, s. Giovanni, un vescovo e un monaco genuflessi dall'altro. Intorno a esso si è formato un corpus di opere che, in un presumibile ordine cronologico con inizi negli anni 1365-1370, comprende: la Madonna con il Bambino (Siena, S. Giovanni Battista della Staffa, detto anche S. Giovannino), scomparto centrale di un polittico disperso di cui rimane solo un'immagine di S. Antonio Abate (Monaco, Coll. Porkay); la Madonna con il Bambino (Siena, S. Domenico); l'altarolo di Siena (Pinacoteca Naz., inv. nr. 183); il reliquiario con la Madonna dell'Umiltà (già Monaco, Coll. Drey; venduto a New York, Christie's, il 19 gennaio 1982); il reliquiario eseguito con la collaborazione della bottega (Montepulciano, Mus. Civ., inv. nr. 16); S. Caterina (New York, Frick Coll.) e la predella con Storie della santa (già Perugia, Coll. Van Marle; venduta a Londra, Sotheby's, il 21 giugno 1978); S. Pietro e S. Giovanni Battista a figura intera, parti di un polittico disperso (New York, Metropolitan Mus. of Art, inv. nr. 41.190.531; già Firenze, Coll. Lelli); la Crocifissione con la Vergine, s. Giovanni Evangelista, s. Francesco e s. Galgano (Monaco, Coll. von Kaulbach); il dittico con l'Annunciazione e due committenti e l'Assunzione della Vergine (Cambridge, Girton College); il dittico con la Madonna con il Bambino, s. Lorenzo e s. Andrea e con la Crocifissione, la Vergine e due angeli (Aia, Rijksmus. Meermanno-Westreenianum, inv. nr. 806; Filadelfia, Mus. of Art, Johnson Coll., inv. nr. 94); S. Giacomo Maggiore, pinnacolo di polittico (venduto a Milano, Finarte, il 1° dicembre 1981); il Crocifisso sagomato (Greenville, Bob Jones Univ. Coll. of Sacred Art).
Bibl.: G. Milanesi, Documenti per la storia dell'arte senese, I, Siena 1854, pp. 134, 251, 331; R. Offner, The Works and Style of Francesco di Vannuccio, ArtAm 20, 1932, pp. 89-114; C. Brandi, Francesco di Vannuccio e Paolo di Giovanni Fei, Bullettino senese di storia patria, n.s., 4, 1933, pp. 25-42; R. Van Marle, Le scuole della pittura italiana, II, La scuola senese del XIV secolo, den Haag-Firenze-Roma 1934, pp. 569-574; F. Zeri, Un frammento di Francesco di Vannuccio, in Diari di lavoro. 1, Bergamo 1971, pp. 25-27; C. De Benedictis, Pittura e miniatura del Duecento e del Trecento in terra di Siena, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 325-363: 363 (con bibl.).