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ALBERI, Francesco e Clemente

di Francesco MALAGUZZI VALERI - Enciclopedia Italiana (1929)
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ALBERI, Francesco e Clemente

Francesco MALAGUZZI VALERI

Francesco A., pittore, nacque a Rimini, da Odoardo, il 3 marzo 1765. Recatosi nel 1785 a Roma, vi studiò sotto il Corvi. Cinque anni dopo, di ritorno a Rimini, ornava con tempere, affreschi e tele a olio le case Battaglini, Garampi, Spina, Ganganelli. Insegnò, a partire dal 1799, il disegno in quel liceo finché, nel 1803, fu chiamato a insegnar pittura all'Accademia di belle arti in Bologna e nel 1806 in quella di Padova, ove ornava quel palazzo arcivescovile. Ritornato a Bologna nel 1810, vi rimase fino alla morte, avvenuta il 24 gennaio 1836. Fra le sue opere giovanili si cita un quadro d'altare nella chiesa di S. Maria a Forlì e una Sacra Famiglia, acquistata dal re d'Olanda; fra i ritratti quello di papa Pio VII. La pittura storica, secondo il gusto del tempo, lo attrasse con soggetti classici e romantici, che oggi ci lasciano freddi, se pur dipinti con nobiltà e fresco colorito.

Clemente, suo figlio, nacque a Ferrara nel 1812. Dedicatosi presto alla pittura, lo attrassero, come tanti altri del suo tempo e della sua regione, i manieristi bolognesi del sec. XVIII. Le teorie d'angioli con cui egli nel 1844 decorò la cupola di S. Domenico a Bologna, non potevano non ispirarsi alle vicine di Guido Reni; ma negli abbozzi, negli studî, in altre opere, rivelò meglio il suo attaccamento a quei manieristi. Fu socio dell'Accademia di S. Luca a Roma; insegnò nell'Accademia di belle arti a Bologna. Una sua copia del gran quadro dei Mendicanti di Guido Reni per S. Maria della Pietà a Bologna, e l'altra per la chiesa della Certosa, della Comunione di S. Girolamo di Agostino Carracci, provano come fosse ancor sentita e interpretata nell'800 inoltrato, in Bologna, la grande arte dei Carracci e dei migliori seguaci loro.

Bibl.: Per Francesco: G. Moschini, Della pittura in Padova, Padova 1826; per Clemente: M. Missirini, Storia dell'Accad. di S. Luca, Roma 1833; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.

Vedi anche
Albèri, Eugenio Erudito e poligrafo (Padova 1807 - Vichy 1878); di idee neoguelfe, passato dopo il 1859 a posizioni di intransigentismo cattolico; è noto soprattutto per aver pubblicato Le relazioni degli ambasciatori veneti al senato durante il sec. XVI (1839-1863, in 15 voll.), ancor oggi strumento prezioso, e la ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura).
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  • AGOSTINO CARRACCI
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Altri risultati per ALBERI, Francesco e Clemente
  • Albèri, Francesco
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    Pittore (Rimini 1765 - Bologna 1836). Allievo di D. Corvi a Roma, cominciò a lavorare a Rimini, ornando di affreschi e tele i palazzi Battaglini, Garampi, Ganganelli, Spina; passò quindi a Bologna e Padova a insegnarvi pittura, e di nuovo, nel 1810, a Bologna. Si dedicò prevalentemente alla pittura ...
Vocabolario
clemènte¹
clemente1 clemènte1 agg. [dal lat. clemens -entis]. – 1. Di persona, che perdona facilmente o punisce con mitezza; umano, indulgente, benigno nell’accogliere le preghiere: giudice c.; essere, mostrarsi c. con qualcuno. Di principe o sovrano,...
clemènte²
clemente2 clemènte2 s. m. [dal nome proprio]. – In numismatica, nome della moneta d’argento (grosso papale) coniata da papa Clemente VII (1523-1534), del valore di un giulio; un’altra moneta d’argento emessa dallo stesso pontefice, del...
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