FEDERICI, Francesco
Nacque a Roma intorno alla metà dei sec. XVII. Si hanno scarse notizie sulla sua vita e sulla sua produzione artistica. Sappiamo comunque che fu sacerdote e che visse quasi gempre a Roma. Tra il 1682 e il 1688 ottenne una prebenda dalla basilica dei Ss. Lorenzo e Damaso, ma già per l'anno 1681 figurava tra i maestri di cappella dell'Arciconfraternita del Ss. Sacrificio in S. Marcello in Roma.
Come ha rilevato A. Liess (1957), nel Fondo S. Marcello, tra le spese previste per l'anno 1681 sono indicati compensi per un oratorio del F. da tenersi il 25 febbraio di quell'anno, accanto ai compensi per gli oratori di Carlo Anelli maestro di cappella (7 marzo 1681), Innocentio maestro di cappella della Consolazione (14 marzo 1681), A. Foggia (21 marzo 1681) e G. B. Giansetti (28 marzo 1681).
Nel 1682 compose la musica per il Sacrificium liphte, Sacrum drama decantatum dell'abate Salvatore Mesquita, eseguita presso la cappella del Ss. Sacrificio dell'oratorio S. Marcello.
Per quanto nulla rimanga della parte musicale, si ritiene tuttavia ipotizzabile che la composizione del F., al pari delle altre composizioni per oratorio dei suoi contemporanei, riflettesse quella stessa degenerazione dalle formeoriginali di G. Carissimi, che è documentataper la parte in prosa (cfr. Alaleona, p. 266). Una particolare importanza in queste composizioni doveva comunque avere la parte strumentale, come è dimostrato dal frequente ricorrere nelle indicazioni del termine "symphonia" (si può vedere in proposito il libretto dello Iephte riportato in D. Alaleona, pp. 435 ss.), tenuto conto poi che "la parola symphonia non ha qui, s'intende, alcun significato speciale, masoltanto il significato etimologico di concerto, tanto vocale che strumentale" (p. 267).
Per le consuete celebrazioni della quaresima presso l'oratorio S. Marcello, il F. fu chiamato nel 1688 a comporre le musiche per lo Iezabel, dello stesso abate Mosquita.
Nel Fondo S. Marcello sono documentate le assegnazioni per la composizione degli oratori in musica previsti per i venerdì di quaresima di quell'anno, da parte dei maggiorenti dell'Arciconfraternita del Crocifisso, alcuni dei quali poi avevano il diritto di eleggere un proprio maestro di cappella, con l'impegno a farsi carico di tutte le spese relative (cfr. Alaleona, pp. 414 s.).
Di nuovo per il 1691 fu tra i maestri di cappella eletti per gli oratori di quaresima dell'oratorio S. Marcello, che tuttavia a causa della sede vacante non furono eseguiti. Fu riconfermato in questo incarico per l'anno seguente, insieme con Giovan Battista Bianchini, Bernardo Caffi e Domenico Zazera. In questa occasione compose le musiche per il Mauritius del Mesquita.
Morì presumibilmente a Roma agli inizi del sec. XVIII.
Composizioni. Oratori: S. Christina, per voci con stromenti (s. l., ma Roma 1676); S. Catarina da Siena, a cinque voci con stromenti (s. l., ma ibid. 1676): Sacrificium Iephte, Sacrum drama (Romae, Typis Jacobi Fei, 1682); Iezabel, Oratorium (Romae, Typis R. Camerae Apostolicae); Mauritius, Melodrama (Romae, Ex Typ. Io. Fr. de Buagnis, 1692).
Musica vocale: Tre cantate, per soprano solo e basso continuo: D'un bel ciglio, Non sò se mi capite, Son troppo stretti, conservate a Oxford, Christ Church Library; un Madrigale a tre voci, a Bologna, Civico Museo bibliografico musicale; aria Luci di luce avare, per soprano e basso continuo, a Vienna, Österreichische Nationalbibliothek; due arie dall'oratorio S. Catarina di Siena: Alla morte ti destina, e Che risolvi o mio pensiero, per soprano e continuo, in C. Burney, A general history of music from the earliest ages to the present period, IV, London 1789, p. 117.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio del Vicariato, Arciconfraternita del Ss. Sacrificio in S. Marcello, filze: Giustificazioni-Mandati / Recapiti del Computista (ff. XIV, 73) 1680-1683; G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, p. 191; G. Pasquetti, L'oratorio musicale in Italia, Firenze 1906, p. 225; D. Alaleona, Studi sulla storia dell'oratorio musicale in Italia, Torino 1908, pp. 264, 415, 421, 423, 435-445, 466 ss.; A. Schering, Geschichte des Oratoriums, Leipzig 1911, p. 86; Id., Geschichte des Instrumentalkonzerts bis auf die Gegenwart, Leipzig 1927, p. 42; E. Magni Duffolcq, Storia della musica, II, Milano 1933, p. 323; A. Liess, Materialen zur römischen Musikgeschichte des Seicento. Musikerlisten des Oratorio S. Marcello 1664-1725, in Acta musicologica, XXIX (1957), pp. 159, 170; Id., Die Sammlung der Oratorienlibretti (1679-1725) und der restliche Musikbestand des Fondo S. Marcello der Biblioteca Vaticana in Rom, ibid., XXXI (1959), pp. 64, 68, 79; F. Abbiati, Storia della musica, II, Milano 1967, p. 247; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 197; J. D. Champlin-W. F. Apthorp, Cyclopedia of music and musicians, II, New York 1889, p. 50; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 404; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 293; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XVI, col. 188; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 448; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 721.