FLAMINI, Francesco
Nato a Bergamo il 24 maggio 1868, morto a Pisa il 17 marzo 1922. Compì gli studî, nel liceo, nell'università e nella Scuola normale superiore di Pisa, nei cui Annali fu pubblicata nel 1891 la sua monografia La lirica italiana del Rinascimento anteriore al Magnifico, che gli meritò la cattedra di letteratura italiana nell'Università di Padova (1896). Poi successe (1908) a Pisa al suo maestro Alessandro d'Ancona, col quale diresse la Rassegna bibliografica della letteratura italiana (fondata nel 1893).
Più che al D'Ancona si avvicinò al Carducci, tentando nella sua critica una compiuta valutazione, storica ed estetica, delle opere letterarie. Scrisse, oltre l'opera citata: Studii di storia letteraria italiana e straniera, Livorno 1895; Spigolature di erudizione e di critica, Pisa 1895; A. Bertòla e i suoi studi su la letteratura tedesca, Pisa 1895; Il Cinquecento, Milano 1902; Varia, Livorno 1905; I significati reconditi della Commedia di Dante e il suo fine supremo, 2 voll., Livorno 1903-4, e nuova edizione 1916 (l'opera rimase priva della 3ª parte). Vanno anche ricordati i suoi versi Dopo il nembo, Palermo 1906.
Bibl.: Raccolta di studî di storia e crit. letter. dedicata a F. F. dai suoi discepoli, Pisa 1918; A. Medin, F. F., Venezia 1922; F. Landogna, F. F., introduzione alla 37ª ed. della St. d. letter. ital. di F. F., Livorno 1926; Ricordi e studî in memoria di F. F., Napoli 1931.