FOSCHINI, Francesco Gaetano
Nacque a Polesella (Rovigo) il 25 ag. 1836. Ricevette le prime nozioni musicali dal padre, valente organista e compositore di musica sacra, e proseguì poi gli studi, particolarmente di contrappunto, a Verona con Domenico Foroni.
Nel 1850, morto il padre, gli dovette succedere, appena quattordicenne, come organista del duomo di Cologna Veneta; nel 1855 a Milano si dedicò alla carriera direttoriale per proseguire poi in tale attività in diversi paesi europei. A Istanbul fu eseguita la sua unica opera, Giorgio il bandito (teatro Italiano, marzo 1864). Tornato in Italia, fu nominato direttore della scuola di musica di Asti; quindi nella stessa città fu direttore delle stagioni liriche al teatro Alfieri (1875-1889) nonché direttore della banda cittadina. Dal 1889 al 1900 ricoprì la cattedra di armonia complementare presso il liceo musicale "G. Verdi" di Torino. La sua fama all'estero aumentò allorché nel 1899 vinse a Parigi il concorso bandito dal periodico La Tribune de St.-Gervais, con I quattro offertori dell'Avvento per sole voci, composizione vagliata da una commissione composta da C. Bordes, V. D'Indy, A. Guilmant e F. De La Tombelle. Va inoltre riconosciuto al F. il merito di aver pensato alla possibilità di dotare la città di Torino di una istituzione musicale stabile, impresa che realizzò tra molte difficoltà d'ogni genere; aprì infatti una scuola gratuita sperimentale, inizialmente per il solo canto, mantenuta da private sovvenzioni; sin dagli inizi fu frequentata da numerosi allievi che, al termine dei corsi, parteciparono a importanti esecuzioni di musica sacra nella chiesa della Ss. Trinità oltre a rappresentazioni di spettacoli teatrali, tra cui il rossiniano Barbiere di Siviglia. Il seme per l'erigendo liceo musicale era comunque stato gettato e nel 1866 venne ufficialmente aperto dall'amministrazione civica, che bandì subito il concorso per la carica di direttore; il F., sebbene restio ad assumere impegni che lo avrebbero in parte allontanato dall'insegnamento, vi partecipò affermandosi tra i primi candidati. Accettò successivamente di scrivere un lavoro monografico sul liceo, comprendente cenni storico-statistici dal 1866 al 1891, in occasione della partecipazione della città di Torino alla Esposizione internazionale di musica in Vienna. Frattanto entrò in contatto con istituzioni e musicisti che si apprestavano a realizzare la riforma della musica sacra; di qui la sua partecipazione alla Settimana gregoriana, la prima in Italia, tenutasi a Torino in concomitanza con le feste nazionali dell'Esposizione. Il F. si trovò così coinvolto in una grande impresa che ebbe un insperato successo, insieme con F.X. Haberl di Ratisbona, R. Felini di Trento e altri sostenitori del programma riformatore.
Tra i primi risultati ottenuti va ricordata l'istituzione della Società ceciliana subalpina, con sede a Torino, la quale espresse tra i primi voti quello di proporre a papa Leone XIII la nomina di don Lorenzo Perosi a direttore perpetuo della cappella Sistina, quale garanzia per l'attuazione della riforma della musica sacra stabilita motu proprio da Pio X. Quale primo risultato scaturito dal convegno fu l'istituzione in vari licei musicali di cattedre di canto gregoriano e di una cattedra di musica sacra, voluta da Pietro Mascagni, direttore del liceo musicale di Pesaro. Grazie ai buoni risultati ottenuti, il F. procedette nell'arricchire le materie d'insegnamento negli istituti musicali e si adoperò con L.A. Villanis per ottenere dalle autorità scolastiche il consenso a tenere corsi di storia musicale e di ragionamento pratico.
Il F. morì a Torino il 12 marzo 1908.
La sua produzione musicale è piuttosto ricca e varia, comprendendo composizioni per pianoforte, organo e altri strumenti, trascrizioni, divertimenti, messe, salmi, un'opera lirica, trattati, sia editi sia manoscritti; gran parte di essi si trova presso le biblioteche dei conservatori di Torino e Milano. Particolarmente dotato quale compositore per la rigorosa formazione ricevuta, fu sempre sostenuto da una tecnica ineccepibile; in campo religioso fu ligio alle prescrizioni liturgiche, mentre nella produzione profana si espresse con spontaneità melodica ed eleganza armonica che si manifestò soprattutto nella produzione orchestrale.
Tra le composizioni pubblicate a Milano, salvo diversa indicazione, si ricordano: L'Eclair. 1ère polka de concert pour piano, 1860; Un fiore. Schottisch elegante per pianoforte Op. 11, 1860; Souvenir de Constantinople. 2ème polka de concert pour piano, Milano-Firenze 1861; Souvenir de l'opéra de Verdi "Un ballo in maschera". Morceau de salon pour piano, Op. 18, 1861; Preludio dell'atto 2° nell'opera "Un ballo in maschera" di Verdi, trascritto in forma di toccata per pianoforte, Op. 23, 1861; Inno officiale di S.M. lo sciah di Persia, riduz. per pianoforte a 4 mani, 1873; Scholasticon. Azione coreografica, Torino 1891; La pipa, ballata in chiave di sol con accomp. di pianoforte 1901; inoltre, pubblicata a Milano senza indicazione di data: Polka-mazurka (per pianoforte); Salto, galop per pianoforte, Op. 9; Bella figlia dell'amore (quartetto dell'opera Rigoletto, trascritto e variato per la sola mano sinistra); Souvenir des Vèspres siciliennes de Verdi, morceau de salon pour piano Op. 16; Simplex, Studio-mazurka per pianoforte Op. 20; In memoria di Alessandro Manzoni: Marcia funebre, per pianoforte; Epitalamio, per pianoforte, Op. 74, Torino s.d.
Tra le composizioni di carattere sacro si ricordano: Salmo 112, Laudate pueri, Op. 116; Laudate Dominum, Op. 119 bis a 3 voci virili, con accompagnamento obbligato d'organo, Torino 1898; Magnificat, a tre voci virili, con accomp. obblig. d'organo o harmonium, Op. 120 bis, ibid. 1898; Ecce sacerdos magnus, Op. 127, responsorio a tre voci virili, ibid. s.d. (ined. in Bibl. apost. Vaticana, Racc. gen. mus., III, 127, 10); Kurze Messe, a 3 voci virili e organo, Op. 103, Regensburg s.d.; Missa pro defunctis a 2 voci pari e org., Op. 115, Torino s.d.; Missa defunctorum cum Dies irae ac libera. Ad chorum vocum aeq., in Santa Cecilia, X (1908), 4, p. 2. Nella Biblioteca del Conservatorio di Torino si conservano 59 manoscritti, comprendenti 17 composizioni liturgiche, 13 pezzi per pianoforte, 12 strumentali per diversi organici, 8 liriche, 6 pezzi per coro, scritti vari.
Pubblicò inoltre: Il Liceo musicale di Torino. Cenni storico-statistici dalla sua fondazione (1866) a tutto l'anno 1890-91, Torino 1892; Introduzione ai trattati d'armonia, ibid. 1892; Bassi e partimenti graduati, ibid. 1892; Trattato ragionato teorico-pratico dell'armonia ad uso degli istituti e conservatori di musica, Milano-Torino 1896.
Fonti e Bibl.: Necr., in S.Cecilia, IX (1908), 4, pp. 139 s.; G. Depanis, I concerti popolari e il teatro Regio di Torino, I, Torino 1914, p. 36; G.B. Katschthaler, Storia della musica sacra, Torino 1926, p. 311; A. Basso, Il conservatorio di musica "Giuseppe Verdi" di Torino, Torino 1971, pp. 44 s., 52 s., 79, 89, 94, 97 s., 100, 102; G. Berutto, Il Piemonte e la musica 1800-1984, Torino 1984, p. 96; Teatri musicali d'Italia, A. Giovine, Il teatro Alfieri di Asti, Bari 1989, ad Ind.; F.J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, Suppl., I, p. 345; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 557; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II, p. 808 s.