GHILARDUCCI, Francesco
Medico, nato a Viareggio il 21 dicembre 1857, morto a Portoferraio il 5 ottobre 1924. Fu per sette anni medico condotto in Lunigiana. Soggiornò poi due anni a Parigi, dove alla Salpetrière fu allievo di J. M. Charcot. Libero docente in neuropatologia nel 1897, per primo in Italia venne nel 1907 incaricato dell'insegnamento ufficiale di elettroterapia e radiologia. Creò l'istituto radiologico nell'università di Roma. Nel 1919 fu nominato professore ordinario della stessa disciplina.
In neurologia s'occupò della genesi delle contratture nella paralisi del facciale, della terapia delle nevrosi professionali, dei disturbi della motilità e dell'equilibrio nelle emiplegie cerebrali, ecc. Si deve inoltre al G. una monografia, esauriente per il suo tempo, sull'isteria, scritta durante il soggiorno a Parigi. In elettrologia è legata al suo nome la reazione degenerativa a distanza (reazione di G.), da lui descritta nel 1875. Altre ricerche importanti sono quelle sugli apparecchi d'induzione per uso medico, sulla reale efficacia delle correnti deboli in elettroterapia, sull'azione biologica della folgorazione, sull'influenza della diatermia nel diabete. In radiologia la sua attività si rivolse specialmente allo studio dell'azione biologica delle radiazioni; nel 1908 egli per primo stabilì la superiorità dell'azione terapeutica delle radiazioni penetranti; scoprì il potere antibatterico delle radiazioni secondarie; sostenne la differente azione dei raggi X in rapporto alla maggiore o minore rapidità degl'impulsi. Suoi lavori principali: Sopra una nuova forma della reazione degenerativa (Roma 1895); Azione biol. e curativa della folgorazione (Roma 1909).