GIACOMELLI, Francesco
Nacque a Bologna il 27 maggio 1849 da Enrico e da Maria Lombardi. La madre morì dandolo alla luce e il G. venne allevato dal padre e dagli zii paterni.
Compiuti gli studi classici, nel 1873 si trasferì a Roma per seguire gli studi di matematica presso l'Università pontificia, allora appena ricostituita nel palazzo dell'Apollinare. Nel 1876 ottenne la nomina di assistente presso l'osservatorio del Campidoglio, diretto da L. Respighi. L'anno successivo sposò Maria Marucchi, dalla quale ebbe dieci figli.
Il G. fu soprattutto un astronomo osservatore. I suoi lavori vennero per lo più condotti in collaborazione col Respighi e, dopo la morte di questo, con Alfonso Di Legge.
Si dedicò particolarmente allo studio dei profili e dei diametri solari, alla misura delle stelle doppie e alla compilazione di cataloghi stellari. Intorno al 1890 si concluse un primo ciclo di lavori relativi alle stelle doppie: Prima serie di misure micrometriche di stelle doppie fatte al R. Osservatorio del Campidoglio, in Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, classe di scienze fis. e naturali, s. 4, VI (1890), pp. 161-169; Seconda serie…, ibid., pp. 276-284; Terza serie…, ibid., VII (1891), pp. 80-87.
Le attività del G. furono comunque rivolte verso tutti i campi riguardanti gli studi astronomici, basti ricordare due lavori molto apprezzati ed estremamente differenti: Osservazioni della cometa Pons-Brooks, in Transunti della R. Accademia dei Lincei, s. 3, VIII (1884), pp. 265-267; Sulla latitudine di Monte Mario, in Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, classe di scienze fisiche, s. 5, IX (1900), pp. 329-336.
I disegni dei profili solari, iniziati dal Respighi nel 1869, osservando con la fessura dello spettroscopio allargata e munita di vetro rosso, vennero eseguiti dal G. con lo stesso metodo: Disegni dell'orlo solare tratti dalla serie di osservazioni fatte nel R. Osservatorio del Campidoglio, in Memorie degli spettroscopisti italiani, XXXIX (1910), pp. 13-15 e tavv. 7-15; Annotazioni alle osservazioni della cromosfera e delle protuberanze fatte nel R. Osservatorio del Campidoglio, ibid., pp. 149-152; Annotazioni alle Osservazioni…, ibid., XL (1911), pp. 45-48, 79-82, 126-128, 143-146, 154-159 e tavv. 16-31. Dal 1876 al 1921, quindi per ben quarantasei anni, il G. eseguì la misurazione giornaliera del diametro orizzontale del Sole, ognuna comprendente quattordici appulsi di andata e ritorno. I 7759 valori da lui ritrovati, uniti ai valori trovati dal Respighi e dal Di Legge, diedero adito all'idea di una oscillazione del diametro dell'astro.
Ma il lavoro più meritorio del G. fu la compilazione di cinque cataloghi stellari, i primi due in collaborazione col Respighi e i rimanenti col Di Legge. La enorme mole di tale lavoro (ogni stella veniva osservata venti volte al suo passaggio al meridiano) venne pubblicata in quattro cataloghi che vanno dal 1880 al 1902: Catalogo delle declinazioni di 1463 stelle comprese fra i paralleli 20 e 64 nord dedotte da osservazioni fatte nel R. Osservatorio del Campidoglio, in Memorie dell'Accademia dei Lincei, classe di scienze fisiche, s. 3, VIII (1880), pp. 101-186; Catalogo delle declinazioni medie di 1004 stelle di 1ª in 6ª grandezza, comprese fra 0 e 20 nord, ibid., s. 4, I (1885), pp. 145-186; Catalogo delle ascensioni rette di 2438 stelle, comprese fra l'equatore ed il parallelo 80 nord e di 45 stelle dell'emisfero australe, ibid., s. 5, I (1894), pp. 380-474; Catalogo delle declinazioni medie di 1419 stelle comprese nell'emisfero nord, Roma 1902.
I quattro cataloghi, riferiti a differenti equinozi, vennero fusi in un catalogo generale nel quale le posizioni stellari furono ricondotte all'equinozio del 1900: Catalogo di stelle compilato sulle osservazioni fatte all'Osservatorio del Campidoglio, Roma 1911. Questo lavoro, noto come Catalogo capitolino, riassume trenta anni di continue osservazioni del G. e costituisce il maggior lavoro del genere eseguito in Italia nella seconda metà dell'Ottocento.
Il G. si spense a Roma l'8 dic. 1936.
Fonti e Bibl.: G. Armellini, F. G., in Memorie della Società astronomica italiana, X (1936), pp. 299-304; Id., Astronomia posizionale o sferica, in Un secolo di progresso scientifico italiano 1839-1939, I, Roma 1939, pp. 445-475; Osservatori astrofisici, astronomici e vulcanologi italiani, Roma 1956, p. 216; M. Cimino, The Rome Astronomical Observatory, in Contributi scientifici dell'Osservatorio astronomico di Roma, s. 3, XXV (1964), p. 5.