GIOVANELLI, Francesco
Nacque a Iesi nella prima metà del XVI secolo. Il padre, Sante, proveniva dalla famiglia Giovanelli de' Noris, originaria della valle di Gandino, presso Bergamo, ramificatasi in varie località e arricchitasi con il commercio e la produzione di panni. Il G. apparteneva al ramo marchigiano. Come prima di lui aveva fatto un altro membro della famiglia, Gualterio - che al tempo di Carlo V aveva partecipato al conflitto franco-imperiale -, il G. seguì la carriera militare: entrò al servizio dell'Impero con 200 cavalieri, distinguendosi, sotto Massimiliano II e Rodolfo II nelle campagne contro i Turchi in Ungheria. Il fatto che egli raggiunse il grado di generale d'artiglieria fa ritenere che avesse conoscenze di architettura militare.
Nel 1564, a seguito di una spedizione condotta dal voivoda di Transilvania J.S. Zápolya, nell'Ungheria Superiore era scoppiata una nuova guerra contro i Turchi; l'imperatore prese personalmente il comando supremo della campagna del 1566 e raccolse un esercito di circa 100.000 uomini, nel quale militarono anche condottieri provenienti da Italia, Spagna e Francia con propri contingenti.
Nel 1566 il G. era quindi tra i difensori di Szigetvár, una piccola fortezza nell'Ungheria meridionale, tra il Danubio e la Drava, che dal 6 agosto fu assediata da un esercito turco al comando del sultano Solimano il Magnifico, morto in quel frangente il 4 settembre, tre giorni prima della caduta della fortezza. Il G. fu tra i pochi sopravvissuti alla sanguinosa espugnazione.
Il G. militò anche sotto L.M. von Schwendi, che dall'inizio del 1565 alla fine delle operazioni belliche, nel 1567, ebbe il comando supremo delle truppe imperiali nell'Ungheria settentrionale con il quartier generale presso Košice (Slovacchia), ma non è noto il periodo in cui il G. vi prestò il suo servizio.
Sotto Rodolfo II, imperatore dal 1576, il G. fu generale dell'artiglieria nell'Ungheria settentrionale e si guadagnò la fama di brillante militare, tanto che gli Inglesi gli proposero il reclutamento.
Il G. morì nel 1583 in un'azione di guerra. I suoi servizi e quelli di Gualterio Giovanelli furono menzionati in un documento del 1° apr. 1583 finalizzato all'ascrizione di alcuni membri della famiglia alla nobiltà dell'Impero.
Fonti e Bibl.: D. Calvi, Effemeride sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, I, Milano 1676, p. 382; G. Baldassini, Memorie istoriche dell'antichissima e regia città di Jesi, Jesi 1765, p. 243; F.M. Tassi, Vite de' pittori, scultori e architetti bergamaschi, II, Bergamo 1793, p. 276; C. Promis, Gl'ingegneri militari della Marca d'Ancona che operarono e scrissero dall'anno 1550 all'anno 1650, in Miscellanea di storia italiana, VI (1865), p. 248 (con indicazioni cronologiche errate); A. Tiraboschi, La famiglia G. de' Noris, Bergamo 1878, pp. 13 s., 28, 41; L'opera del genio italiano all'estero, s. 4, Architetti e architetture militari, II, L.A. Maggiorotti, Gli architetti militari, Roma 1936, pp. 227-231, 436 (con indicazioni cronologiche errate); C. von Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaiserthums Österreich, V, p. 192.