BOCCHI, Francesco Girolamo
Nacque ad Adria, il 13 luglio 1748, da una nobile famiglia locale che ebbe gran peso durante il Settecento e il secolo successivo nella vita pubblica della cittadina polesana. Il B. studiò nella città natale, dapprima sotto la guida di Pietro Colli, poeta di modesto talento, quindi dell'abate Antonio Belloni, illustre matematico e idraulico di Cavarzere, allievo di Giovanni Poleni. Era ancora un ragazzo quando il padre, Agostino, morì e, poiché ben presto la madre, Maria Speranza Malagugini nobildonna di Rovigo, si risposò con Sebastiano Lando, dovette precocemente assumere i compiti di capofamiglia, avendo i fratelli scelto la vita ecclesiastica. Durante questi anni il B. non trovò il tempo per dedicarsi a studi impegnativi, tentando, secondo il gusto della dominante tradizione arcadica, l'arte della poesia.
Nel frattempo era diventato cancelliere del capitolo della cattedrale di Adria ed aveva potuto conoscere direttamente l'archivio forse più ricco di documenti dell'antica storia della città, ed aveva riscoperto in casa le carte di uno zio, Ottavio, che a Venezia qualche decennio prima aveva cominciato a raccogliere un piccolo museo ed il materiale per scrivere una storia di Adria. Preposto inoltre all'archivio dei notai seppe riordinarlo con intelligenza, salvando molto materiale che altrimenti sarebbe andato perduto.
Questi stimoli occasionali e gli incitamenti dell'amico adriese, il poeta Luigi Andrea Grotto, lo spinsero agli studi di storia patria. Le Memorie concernenti la vita di mons. Stefano Penolazzi vescovo di Retimo, che verranno pubblicate nella Raccolta ferrarese di opuscoli scientifici e letterari dell'abate Antonio Meloni (VII, Venezia 1780), fu il primo saggio di una vasta attività di biografo che doveva continuare negli anni successivi con le Memorie di cinque illustri personaggi della città di Adria (Modena 1783) e la Continuazione delle memorie degli uomini illustri della città di Adria (Venezia 1785), e quindi le Memorie concernenti la vita del dottor Rinaldo Guarnieri medico fisico (Rovigo 1785) e le Memorie di Luigi Andrea Grotto (ibid. 1786).
Solo dopo queste prime esperienze di ricercatore e di storico il B. si avventurera in ricerche di archeologia e di antiquaria, ormai espertissimo nella paleografia e conoscitore scrupoloso di tutto ciò che riguarda la storia di Adria. Ne usciranno numerose dissertazioni erudite, Intorno ad un antichissimo greco-cristiano bassorilievo (Padova 1790), Su d'un vaso battesimale di Adria (Adria 1798), Sopra un antico sigillo di Adria esistente nella città di Velletri nel celebre museo borgiano (ibid. 1799), Sopra alcune sacre reliquie ed altri cristiani monumenti d'Adria (ibid. 1802), Sopra una vecchia pala ad uso d'altare che esisteva nella cattedrale di Adria (ibid. 1807), Sopra un'antica moneta d'argento disotterrata in Adria nel termine del sec. XVI (ibid. 1809), tutte legate ai ritrovamenti archeologici e antiquari che man mano veniva facendo anche a seguito di una serie di scavi del sottosuolo adriese, intrapresi con l'aiuto del fratello Stefano, canonico della cattedrale di Adria, sovvenzionati durante il Regno italico dal governo (si veda tra l'altro il suo Rapporto... sul proposito degli scavi fatti in Adria nell'anno 1809, in Giorn. dell'ital. lett., XXVI [1810], pp. 168-93).
Ad argomenti di storia ecclesiastica il B. dedicò numerosi studi, tra i quali è sufficiente ricordare gli editi: Serie degli arcipreti della cattedrale di Adria (Adria 1799) e Catalogo delle abbadesse e priore del venerando monistero di S. Maria della Vittoria di Adria (ibid.). Collaborò inoltre alla storia dei vescovi di Adria di Arnaldo Speroni, con consigli e ricerche, e quando questa venne pubblicata scrisse un suo Esame critico sopra due proposizioni nel libro... (Padova 1788).
Questi studi accompagnano il tentativo del B. di portare a termine la sua ricerca più ambiziosa, quella storia di Adria, a cui aveva già preso a lavorare lo zio Ottavio, e che tuttavia rimase incompiuta: complete sono solo le due prime parti dedicate al periodo preromano-etrusco e romano. Il manoscritto si conserva nella Biblioteca Civica F. Bocchi di Adria, col titolo Saggio sopra la storia di Adria diviso in tre parti, assieme a numerosi volumi sempre manoscritti che contengono il materiale necessario per la stesura della terza ed ultima parte dell'opera, dedicata alla storia della città nell'età cristiana, e assieme a una Lettera... sulle ragioni principali dell'allontanamento del mare da Adria e della perdita totale dell'antico suo porto.
Di un qualche rilievo anche il copioso carteggio del B. (sempre conservato nella Biblioteca Civica di Adria) attraverso il quale si può ricostruire la fitta rete di relazioni che egli intrattenne con letterati e soprattutto con i maggiori archeologi dell'epoca, come il conte veneziano Iacopo Filiasi, il cardinale Stefano Borgia, il vescovo di Padova monsignor Scipione Dondi, e l'abate Luigi Lanzi, specie riguardo ai suoi studi di storia cittadina. Altri lavori eruditi, oltre a quelli ricordati, sono le Aggiunte alla dissertazione sopra un antico sigillo di Adria (Padova 1805) e la pubblicazione di un'inedita Orazione di Luigi Grotto Cieco di Adria (Padova 1796) e delle Lettere di L. A. Muratori... ad Ottavio Bocchi (Adria 1798).
Nell'ambito dei suoi studi e interessi di storia patria va anche collocata l'opera svolta dal B. nella fondazione del museo adriese (ora Museo civico). Dapprima ampliando la raccolta dello zio Ottavio, poi con sistematiche iniziative di scavi archeologici nel territorio adriese il B. venne ordinando un'ampia collezione, con criteri che, rifuggendo dall'estetizzante gusto neoclassico, si rifacevano ad un rigore scientifico, apprezzato poi anche dal Mommsen.
Il B. morì ad Adria il 4 ott. 1810. Aveva sposato nel 1778 Chiara di Antonio Maria Bocchi, da cui aveva avuto numerosi figli, tra cui Benvenuto che fu, assieme al figlio suo Francesco Antonio, il continuatore delle ricerche erudite paterne.
Bibl.: Notizie, in Il Telegrafo del Brenta, 15 nov. 1810; Giorn. dell'ital. lett., XXVII (1810), pp. 282-85; J. Filiasi, Mem. stor. de' Veneti primi e secondi, Padova 1811, t. II, pp. 113 s.; L. Grotto, Mem. ined. intorno alla vita di F. G. B., in Giorn. dell'ital. lett., s. 3, I (1825), pp. 1-43; F. De' Lardi, Indicazioni... utili ad un forestiero in Adria, Venezia 1851, pp. 98 s.; C. von Wurzbach, Biographisches Lexikon..., Wien 1857, II, pp. 4 s.; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia..., Venezia 1857, appendice p. 26; T. Mommsen, Corpus Inscriptionum Latinarum, V, I, Berolini 1872, p. 220; R. Schöne, Le antichità del museo Bocchi di Adria, Roma 1878, passim; F. A. Bocchi, Saggio degli studi che si fecero... intorno la storia di Adria..., in Archivio veneto, XXVI (1883), pp. 454-458; V. De Vit, Adria e le sue antiche epigrafi, Firenze 1888, passim; G. Ghirardini, Il museo civico di Adria, in Nuovo Archivio veneto, n. s., IX (1905), pp. 114-157; G. Brognoligo, Appunti per la storia della cultura in Italia nella seconda metà del sec. XIX. VI. La cultura veneta, in La critica, XXI (1923), pp. 8182; A. Cappellini, Polesani illustri e notabili. Compendio biografico, Genova 1938, p. 63.