SCODNIK, Francesco Ignazio
Generale, nato a Canale (Gorizia) il 23 luglio 1804, morto a Milano il 7 novembre 1877. Era capitano nel battaglione austriaco Ceccopieri di guarnigione a Cremona quando, il 19 marzo 1848, la città, alla notizia dell'insurrezione di Milano, si levò anch'essa in armi e costrinse il presidio a ritirarsi. Lo S. invitato, secondo i patti della capitolazione, a scegliere, non esitò a seguire la causa dell'indipendenza nazionale: restò coi battaglioni passati al governo provvisorio assumendo col grado di maggiore il comando di parte di quelle truppe, e mettendo in stato di difesa la città. Chiamato dal governo provvisorio di Lombardia, partecipò al blocco di Mantova, molto distinguendosi. Entrato subito dopo nell'esercito del Piemonte finì la carriera come maggior generale nel 1868. Una delle figlie, Melania, fu fine e patriottica scrittrice; l'altra, Irene, sposa di M. R. Imbriani.
Le popolazioni dell'Isonzo, ricongiunte all'Italia, hanno eretto in Canale un monumento allo S. come ad antesignano dell'irredentismo giuliano.
Ranieri Mario Cossàr, Il generale F. S., Udine 1936.