FRANCESCO III d'Este, duca di Modena e Reggio
Nato a Modena il 2 luglio 1698 dal duca Rinaldo I e da Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg, morto a Varese il 22 febbraio 1780. Sulla sua memoria pesa il rimprovero di aver sacrificato all'Austria il suo ducato, stabilendo il matrimonio dell'unica nipotina di due anni a un arciduca austriaco, per ottenere il governo della Lombardia e passare gli ultimi 26 anni della sua vita nella brillante Milano, benché forse si debbano a questo suo soggiorno le numerose riforme da lui compiute nella legislazione del suo ducato. La sua vita fu avvelenata dall'infelice matrimonio, voluto dal padre, con Carlotta Aglae d'Orléans figlia del Reggente (12 febbraio 1720) che politicamente non fruttò nulla e lo mise subito in rotta col padre per tentativi di lei di tornare in Francia, sicché dovette stabilirsi a Reggio. Durante la guerra di successione austriaca essa si rifugiò in Francia e dopo la pace si rifiutò di tornare a Modena, ed infatti morì a Parigi il 19 gennaio 1761. Prima di succedere al padre il 20 ottobre 1737, F. aveva visto il ducato occupato dai Franco-Piemontesi e la sua famiglia in esilio; così si spiega la sua decisione di non rimanere neutrale in un nuovo conflitto europeo. Scoppiata la guerra di successione austriaca negoziò a Vienna e a Madrid, ma la freddezza austriaca lo obbligò a decidersi per l'alleanza spagnola, conclusa per le sue esitazioni mentre Modena era occupata dagli Austro-Piemontesi. Col titolo puramente nominale di capitano generale dell'esercito spagnolo di Lombardia, seguì l'esercito, comandato dal Gages, dalla Romagna al Napoletano, prese parte alla battaglia di Velletri (agosto 1744), alla spedizione del 1745-1746 in Lombardia, alla ritirata in Liguria e Provenza, recandosi poi a Parigi per le trattative di pace, dalle quali sperava di avere l'Oltrepò mantovano, Guastalla, Sabbioneta, ecc. La pace di Aquisgrana, invece, si limitò a restituirgli gli stati e i beni sequestratigli, lasciandolo esposto al rancore austriaco, mentre egli, per desiderio di rivincita, preparava armi e soldati, compiva la strada Vandelli tra Modena e Massa (eredità di sua nuora Cybo) contando sulla Francia, che invece si avviava all'alleanza austriaca. Credette allora di poter provvedere alla sua delicata situazione ricorrendo al suo parente Giorgio II d'Inghilterra, chiedendogli un principe della sua casa per la sua unica nipotina di dieci mesi e futura erede (1751). Ma il re inglese, legato alla casa imperiale e ostile alla Francia, suggerì invece un matrimonio austriaco, che infatti, dopo lunghe trattative, venne stabilito col trattato dell'11 maggio 1753; esso diede occasione a proteste francesi alle quali il duca replicò vivacemente, lagnandosì dell'abbandono in cui era stato lasciato. Nel trattato segreto era pattuito che il duca avrebbe avuto il governatorato di Lombardia e il comando delle truppe finché il futuro genero avesse raggiunto i 18 anni. Tenne il governatorato dal 14 gennaio 1754 al 15 ottobre 1771, ma in realtà governarono i ministri plenipotenziarî, Beltrame Cristiani e poi C. Firmian. F. rimase, anche dopo ceduto il governo, in Lombardia e per lo più a Varese, dove aveva costruito una villa.
Le riforme legislative fatte per sua volontà nel ducato riguardarono soprattutto i privilegi del clero e il riordinamento della legislazione, compiuto col Codice Estense, pubblicato nel 1773 e opera di B. Valdrighi e G.M. Galapasi; esse diedero occasione a un attrito con Roma, che durava ancora alla morte del duca. Ricordano F. a Modena l'Albergo Arti e la Via Giardini costruita nel 1766-70, che è ancora la grande via di comunicazione tra Modena e la Toscana. Purtroppo egli, per far fronte a gravi impegni, cedette ad Augusto III di Sassonia i capolavori della sua collezione di quadri, che sono ora nella Galleria di Dresda.
Bibl.: Muratori, Ant. Estensi, II; Litta, Famiglie ital., III, p. 45; E. de Barthélemy, Les filles du Régent, Parigi 1874; G. Salvioli, La legislazione di Francesco III duca di Modena, in Atti Dep. st. pat. prov. modenesi, Modena 1899; L. Simeoni, L'assorbimento austriaco del ducato estense, Modena 1919.