BERTOLDI, Francesco Leopoldo
Nacque ad Argenta (Ferrara) il 13 ott. 1737. Studiò nella città natale e a Ravenna e, vestito l'abito ecclesiastico, fu ordinato sacerdote nel 1760. Dopo aver insegnato per circa un triennio a Budrio, nel 1764 il comune di Argenta gli affidò l'incarico di segretario comunale, che egli tenne fino al 1771. I suoi interessi erano volti alla ricerca storica e all'antiquaria, sì che volentieri accettò, agli inizi del 1774, l'invito del numismatico V. Bellini a collaborare nella custodia del museo da lui fondato a Ferrara; quivi il B. rimase fino al dicembre dell'anno successivo. Dal gennaio 1776 al 1778 fu ad Argenta professore di lettere stipendiato dal Comune, indi si trasferì a Ravenna come maestro di camera dell'arcivescovo A. Cantoni e, dal settembre 1779, rettore del seminario. In questi anni curò, insieme con A. Zannoni, l'edizione postuma della cronistoria dei vescovi ravennati di G. L. Amadesi (losephi Aloysii Amadesii In antistitum Ravennatum chronotaxim… disquisitiones perpetuae, Faventiae 1783, 3 voll.), di cui aveva compilato gli indici, e pubblicò un proprio lavoro, le Osservazioni sopra due antichi marmi già esistenti in Argenta, ed ora nel Museo Arcivescovile di Ravenna (Comacchio 1783). Nel 1783, morto il Bellini, l'università di Ferrara nominava il B. suo successore nella carica di antiquario e custode del museo.
Tale incarico, decoroso e congeniale alla sua preparazione, gli assicurò una relativa tranquillità. Andò allora elaborando quel materiale documentario da cui nasceranno i suoi scritti più notevoli sulla topografia storica delle terre comprese tra Ravenna e le foci del Po; terre che, per l'imponenza dei depositi fluviali e per la diuturna bonifica dell'uomo, subirono nei secoli trasformazioni morfologiche radicali e le cui vicende storiche furono determinate dagli interessi della Chiesa ravennate e da quelli della signoria degli Estensi.
La pubblicazione delle Memorie del Po di Primaro (Ferrara 1785), favorevolmente accolte dalla stampa periodica del tempo, contribuì a mettere in luce i meriti di studioso del B., tanto che la municipalità di Argenta gli commise di scrivere la storia della città da stamparsi a pubbliche spese. Apparve così a Ferrara, nel 1787, il primo volume delle Memorie storiche d'Argenta, che costituiscono l'opera sua di più vasto disegno (i successivi volumi furono pubblicati nell'ordine seguente: II, Ferrara 1790; III, I,ibid. 1815; III, 2, ibid. 1821; e, postumo, III, 3, ibid. 1864).
La narrazione degli avvenimenti si rifà alle remote origini di Argenta e giunge all'anno 1600, necessariamente superando lo stretto ambito cittadino per allargarsi spesso ai due grandi centri vicini, Ravenna e Ferrara, o addirittura inserirsi nel contesto della storia d'Italia in generale. L'opera, che mostra di aver assimilato. l'esempio muratoriano, specie degli Annali, degnamente si affianca alle storie municipali a carattere erudito composte in Italia sullo scorcio del Settecento.
La nomina a canonico della collegiata di Argenta e alcuni dissapori con i Riformatori dell'università ferrarese indussero il B., nel 1788, a far ritorno nella cittadina natale, ove riprese anche l'insegnamento pubblico. Durante l'occupazione francese continuò ad esercitare il suo ministero, rifiutandosi di prestare giuramento al govemo repubblicano e plaudendo all'arrivo delle truppe austriache nel 1799. Sotto il governo napoleonico fu perciò denunciato, ma, prosciolto da ogni accusa, successivamente ebbe la nomina ad archivista del Comune con facoltà notarili. Nel 1805 un mecenate locale gli assegnò una pensione mensile perché, alleviato dagli incarichi pubblici, potesse attendere alla continuazione della sua storia cittadina; tuttavia nel 1810 il B. tornava a Ferrara come segretario dell'arcivescovo P. Fava e, l'anno dopo, vi assumeva nuovamente la direzione dei museo antiquario. Nel 1819 i concittadini lo richiamarono in patria e gli conferirono i titoli di archivista e segretario comunale emerito con un assegno mensile, che in seguito, con un pretesto, gli fu ritirato: questo affronto lo ridusse per qualche tempo all'indigenza e gli amareggiò gli ultimi anni. Morì ad Argenta l'11 luglio 1824.
Altri suoi scritti di soggetto storico e antiquario: Delle medaglie e monete esistenti nel museo della pontificia università di Ferrara che furono dirubate e quindi restituite… (Ferrara 1789); Notizie istoriche dell'antica selva di Lugo (Ferrara 1794), in cui l'origine di quella città è spostata assai prima del sec. XII contrariamente all'ipotesi del canonico lughese Iacopo Sangiorgi, col quale il B. dovette sostenere una polemica che diede motivo ad altri due suoi scritti sull'argomento; Compilazione nummaria, o sia nomi gentilizi di famiglie romane e cognomi della gente di esse estratti dalle loro medaglie (Lugo 1797); Parere sopra un'antica iscrizione che fu disotterrata in Ferrara (Ferrara 1803); Memorie per la storia del Reno di Bologna (Ferrara 1807), uno dei suoi lavori maggiori, ripco di notizie ancor oggi utili. Aggiornato sotto l'aspetto metodologico e non sprovvisto di acume il B. appare nell'esame di epigrafi e monumenti romani in genere, anche se cade talvolta in quelle ingenue forzature interpretative che erano comuni agli studiosi locali dell'epoca: lo attestano, con gli altri scritti di argomento archeologico, il Parere sopra un basso rilievo di ferro fuso esistente nel pubblico museo numismatico di Ferrara (Ferrara 1815) e la Illustrazione del monumento disotterrato Presso Cotignola (Ferrara 1817). Dichiaratamente compilatorio il "quadro cronologicostorico"Deidiversi dominj a' quali è stata soggetta Ferrara (Ferrara 1817) e quello, ad esso parallelo, Vescovi ed arcivescovi di Ferrara (Ferrara 1818). Le sue pubblicazioni, che assommano ad oltre quaranta, comprendono ánche scritti devozionali, encomiastici, d'occasione. Nel 1760 il B. si adoperò per far risorgere in Argenta la locale Accademia dei Fluttuanti, della quale fu poi segretario perpetuo; fece parte anche di altre accademie italiane. Fu in corrispondenza col Monti e con altri letterati ed eruditi della sua regione.
Fonti e Bibl.: Nella Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara si conservano otto volumi contenenti lettere del B. e di suoi corrispondenti ed altre carte che lo riguardano (Fondo Antonelli, mss. 407, 639, 641, 644, 645, 647, 648, 650), nonché un regesto compilato da G. Negrini (ms. 640) di 1400 lettere del suo carteggio (1759-1796) già conservate nella Libreria Costabili di Ferrara in otto volumi, che sono presumibilmente gli stessi passati poi all'Antonelli e quindi alla Bibl. Ariostea. Vi sono inoltre conservati il ms. (Classe I, 577) che s'intitola Memorie stor. per la vita e gli scritti del canonico F. L. B. raccolte da G. Boschini ferrarese, e due cataloghi autografi di monete e medaglie appartenenti al museo di Ferrara (Classe I,576 e 579). Suoi scritti inediti, appunti di cose storiche, lettere, documenti a lui relativi si trovano nella Bibl. Comunale di Lugo (A. Servolini, in Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, LXXXIV, Firenze 1962, pp. 2, 13-14, 29, 35). Nella Bibl. Comunale di Argenta si conservava un grosso fascicolo (ms. 16) contenente la corrispondenza tenuta per la composizione delle Memorie storiche d'Argenta, che è andato smarrito, con altro materiale ms. del B., durante l'ultima guerra. Le sei lettere del Monti al B. (1774 e '78) e notizie, in Epistolario di Vincenzo Monti, a cura di A. Bertoldi, I, Firenze 1928, pp. 15, 17 s., 19-21, 23 s., 25 s., 53 s.; VI, ibid. 1931, p. 458.
Per la vita e gli scritti: L. Ughi, Dizion. stor. degli uomini illustri ferraresi, I, Ferrara 1804, p. 52(cenno bio-bibliogr. con qualche inesattezza); A. Peruzzi, in E. De Tipaldo, Biografia degli Ital. illustri… del sec. XVIII, I, Venezia 1834, pp. 44-47; G. F. Rambelli, Comentario della vita e degli scritti del canonico F. L. B. argentano, Lugo 1835 (ampio e accurato; pp.25-31, elenco pressoché completo delle pubblicazioni dei B.); C. Zaghi, 1788. Furto al Museo numismatico, in Gazzetta Ferrarese, 14, 15, 16 giugno 1927 (da lettere del B.); Id., Una lettera ined. di Antonio Frizzi [al B.]. ibid., 6 sett. 1927; Id., Argenta e la reazione austriaca del 1799-800, ibid., 19 ott. 1927; Id., Il secondo vol. della storia d'Argenta del B., ibid., 25 nov. 1927; Id., Nuovi doc. sul Museo numismatico, 1788-1800, ibid., 2, 3, 7 dic. 1927 (dal carteggio del B.); Id., Doc. ined. della "Civica" di Ferrara: un amico del Monti, in Corriere Padano, 30, 31 genn. 1930; Id., Una polemica letter. settecentesca sulle origini di Lugo, in Valdilamone, X (1930), pp. 62-73 (illustra la polemica col Sangiorgi); Id., L'Accademia dei Fluttuanti della terra d'Argenta, in Atti e mem. della Deputazione ferrarese di storia patria, XXIX (1931), pp. 201-256.