LIVI, Francesco
Nacque, forse a Firenze, da Carlo nella prima metà del Seicento. Tra il 1671 e il 1674 condusse un'attività autonoma come stampatore nell'antica strada fiorentina della Condotta, testimoniata dalle sottoscrizioni di una ventina di edizioni stampate "All'insegna della nave" (Bruni, 2004, pp. 380 s.). Gli è attribuita tra l'altro la stampa di un'opera di F. Redi, le Esperienze intorno a diverse cose naturali e particolarmente a quelle che ci sono portate dalle Indie (1671). Pubblicò soltanto un'altra edizione di argomento scientifico: la Lettera intorno alla natura del caldo e del freddo di G. Del Papa (1674). A partire almeno dal 1672 collaborò con l'erudito fiorentino G. Cinelli Calvoli, che figura come editore delle Parafrasi di F. Nomi ai Quattro libri delle poesie liriche d'Orazio Flacco (1672), con dedica della prima ode del libro IV ad A. Magliabechi, bibliotecario granducale. Il rapporto del Cinelli con quest'ultimo emerge anche dalle dediche di altre due edizioni stampate dal L.: lo Specchio, o vero Descrizione della Turchia… (1673), attribuito a Justinien de Tours e le Poesie liriche diverse (1674) di G. Chiabrera, con l'aggiunta di due canzoni inedite, contenute in un manoscritto fornito al Cinelli dal Magliabechi stesso. Il resto della produzione del L. consiste prevalentemente in edizioni in dodicesimo di committenza religiosa e in particolare dell'Ordine dei servi di Maria. In una produzione di modesto impegno dal punto di vista tipografico, l'unica eccezione è rappresentata dall'edizione in folio del terzo volume dell'Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane et umbre di E. Gamurrini (1673).
All'impresa fiorentina del L. non arrise un buon successo economico, come testimoniano le numerose ingiunzioni di pagamento e le cause per insolvenza registrate a suo carico dal 16 apr. 1671 al 5 nov. 1677. Probabilmente il L. abbandonò Firenze già a partire dai primi mesi del 1678 e, nonostante continuasse a definirsi con orgoglio "stampatore fiorentino", assunse le tipiche connotazioni dello stampatore itinerante, condizione non infrequente per gli stampatori dell'Italia seicentesca.
Dopo avere soggiornato per circa sei mesi a Chambéry, dove compose e dette alle stampe un non meglio identificabile volume di sonetti, nel novembre del 1678 si trasferì a Ginevra, presso la stamperia di J.A. Choüet. Qui prestò servizio per la stampa dei primi fogli di due scritti di evidente ispirazione anticattolica, da attribuirsi a G.G. Arconati Lamberti (Barcia): L'Inquisizione processata e Gli amori del cardinal Portocarrero con una principessa romana. Il letterato e poligrafo G. Leti, il quale, per conto del granduca di Toscana, aveva l'incarico di impedire la pubblicazione in Ginevra di opere che potessero arrecare pregiudizio alla casa dei Medici, lo persuase ad allontanarsi immediatamente da Ginevra e gli procurò i mezzi e la raccomandazione per un impiego presso la stamperia dei fratelli Anisson, una delle più affermate e ortodosse di Lione, nonché una delle principali fornitrici del bibliotecario mediceo. Il L. risulta attivo presso lo stampatore lionese a partire dal dicembre 1678, e nel 1679 lavorò alla stampa dei volumi V-VIII delle Memorie recondite dell'abate V. Siri. Le sue tracce si perdono sino all'agosto 1689, allorché trovò impiego a Lucca, presso la stamperia di G. Paci, grazie alla raccomandazione inviata dal Magliabechi al letterato lucchese D. Bartoli (1629-98), che gli consentì di essere accolto "con ogni più caldo oficio di benevolenza" (Firenze, Bibl. nazionale, Magl., VIII.1212.5: lettera del L. al Magliabechi, 1° ag. 1689).
Nell'aprile 1691 si trasferì a Roma nella speranza di ottenere impiego presso la Stamperia camerale di Niccolò Angelo Tinassi: era in corso il conclave per l'elezione del successore di Alessandro VIII, avvenimento che portava un notevole incremento nelle commissioni editoriali. Il L., tuttavia, non incontrò l'accoglienza sperata e dopo quattro mesi di permanenza si trasferì a Napoli, presso la stamperia di G. Roselli, dove rimase dall'8 sett. 1691 al febbraio 1692. Cercò, quindi, di sollecitare il Magliabechi affinché gli fornisse una raccomandazione per recarsi Oltralpe, presso J. Anisson, che nel frattempo era divenuto stampatore del re di Francia, ma di tale richiesta non è noto l'esito. È certo invece che, in data imprecisata, riuscì a ottenere impiego a Roma presso la Stamperia camerale del Tinassi, dalla quale nel novembre 1698 avvenne, in circostanze non chiare, il suo licenziamento.
Il L. morì probabilmente poco dopo; non è noto se abbia mai potuto fare ritorno a Firenze.
Fonti e Bibl.: Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., II.IV.205: Atti dell'Accademia Fiorentina, cc. 37v-62 (16 apr. 1671 - 5 nov. 1677); Magl., VIII.752 (lettere di G. Leti ad A. Magliabechi, 1672-94); VIII.1212 (lettere del L. ad A. Magliabechi, 1678-98); L. Fassò, Avventurieri della penna del '600: Gregorio Leti, Giovanni Gerolamo Arconati Lamberti, Tomaso Tomasi, Bernardo Guasconi, Firenze 1923, pp. 53-57, 105 s. (pubblica alcune lettere di G. Leti ad A. Magliabechi); R. De Magistris, Il mercato librario nel Seicento a Firenze e a Napoli, in Biblioteche oggi, VII (1989), p. 243 n.; F. Barberi, Il libro italiano del Seicento, Manziana 1990, p. 13; A. Mirto, Stampatori, editori, librai nella seconda metà del Seicento, II, I grandi fornitori di Antonio Magliabechi e della corte medicea, Firenze 1994, p. 150 n.; R.L. Bruni, Editori e tipografi a Firenze nel Seicento, in Studi secenteschi, XLV (2004), pp. 358, 380 s.; Autori italiani del '600: catalogo bibliografico, a cura di S. Piantanida et al., Milano 1948-51, s.v.; Bibliografia dell'Ordine dei servi, III, Edizioni del secolo XVII (1601-1700), a cura di P.M. Branchesi, Bologna 1973, s.v.; F. Barcia, Bibliografia delle opere di Gregorio Leti, Milano 1981, p. 569; R.L. Bruni - D.W. Evans, Italian seventeenth century books. Indexes of authors, titles, dates, printers and publishers… based on the Libreria Vinciana's Autori italiani del '600, Exeter 1984, s.v.; Catalogue of seventeenth century Italian books in the British Library, London 1988, s.v.; Répertoire bibliographique des livres imprimés en France au 17e siècle, XVI, Lyon, t. 1, a cura di M.-A. Merland, Baden-Baden 1989, s.v.; R.L. Bruni - W.D. Evans, Italian 17th century books in Cambridge libraries. A short-title catalogue, Firenze 1997, s.v.; R.L. Bruni, Catalogo delle edizioni fiorentine del Seicento nella Biblioteca Marucelliana, in Studi secenteschi, XL (1999), pp. 235-323 passim.