MANTICA, Francesco
Cardinale e giureconsulto italiano nato a Pordenone nel Friuli, nel 1534, morto a Roma nel 1614. Discepolo all'università di Padova di Mario Mantica, di Mariano Socino iuniore e di Tiberio Deciano, impartì poi egli stesso in quell'università l'insegnamento delle istituzioni civili. Nominato da Sisto V uditore di Rota, passò a Roma, dove nel 1596 fu da Clemente VIII innalzato alla dignità cardinalizia. Contemporaneo del pavese Iacopo Menocchio, fu anch'egli tra i più eminenti giuristi dommatici italiani del sec. XVI.
Le sue opere, anche per l'alta posizione del M. ebbero molta autorità nei tribunali del tempo. Ricordiamo: De coniecturis ultimarum voluntatum libri XII (Venezia 1579, Francoforte 1580, Lione 1591, Ginevra 1637, 1669, 1734); Lucubrationes vaticanae, seu de tacitis et ambiguis conventionibus libri XXVII, Roma 1609-10, Ginevra 1692, 1732).